Simone Biles non prenderà parte domani alla finale dell'all around individuale ai Giochi Olimpici di Tokyo. Lo riferisce la Bbc. La ginnasta americana, quattro volte campionessa olimpica, ha deciso di concentrarsi sul proprio stato mentale dopo essersi ritirata dalla finale a squadre. “Non credo più in me stessa tanto quanto prima – aveva dichiarato alla stampa in zona mista dopo la competizione a squadre di ieri - Non so se è per l’età, ma sono più nervosa quando faccio ginnastica, e sento anche di non divertirmi più cosi tanto. Non lo sto più facendo per me, quanto per altre persone. Davvero non è da me, ed è cosi triste che sia capitato proprio qui ai giochi olimpici e non in un altro momento. Ma arriva un momento in cui bisogna lottare con i propri demoni. Devo fare ciò che è giusto per me e concentrarmi sul mio benessere mentale e non mettere in pericolo la mia salute. Questo è il motivo per cui ho deciso di fare un passo indietro”. In sostituzione della campionessa olimpica all around in carica, che a Rio de Janeiro dominò rifilando due punti alla connazionale Alexandra Raisman e quasi quattro alla russa Aliya Mustafina, entrerà la connazionale Jade Carey, originariamente scartata in quanto terza atleta USA. “Può capitare a tutte le ginnaste entrare in confusione su alcuni schemi motori – ha spiegato il DTN dell’Italdonne Enrico Casella raggiunto dalla notizia del forfait della Biles - L’avevamo vista nella palestra di riscaldamento, prima delle gara di ieri, incontrare qualche difficoltà, per lei inusuale. Probabilmente tutti quegli elementi, le rotazioni che è in grado di svolgere e che ha appreso negli ultimi tempi, le hanno procurato un po’ di confusione psico-motoria, che può verificarsi in tutte le ginnaste. Asia D’Amato, ad esempio, nei Mondiali di Stoccarda, a tre giorni dalla gara, non riusciva più a trovare i passi della rincorsa al volteggio. Anche automatismi apparentemente acquisiti e banali, se perdi i punti di riferimento, poso diventare un problema. Io credo che Simone abbia fatto bene a fermarsi perché può diventare pericoloso. Le auguro che possa uscirne al più presto, perché quando una ginnasta non sta bene non fa mai piacere. Spero davvero di poterla affrontare in pedana e tutta la squadra italiana le manda una grandissimo abbraccio!”.