“Avevo un po’ di ansia più che altro di non riuscire a fare il mio esercizio correttamente – ha dichiarato Vanessa Ferrari, raggiunta telefonicamente in Qatar dalla nostra redazione, mentre faceva rientro allo Sheraton Grand Resort, che ospita i partecipanti alla Coppa del Mondo in una rigidissima bolla sanitaria - Ho cercato di stare attenta ai dettagli. Sono felicissima di aver raggiunto e superato quota 14, che era uno degli obiettivi che mi ero prefissata. Il periodo è stato abbastanza complicato, con il Covid prima degli Europei di Basilea, dove avremmo voluto conquistare un altro pass per l’Italia e invece non ci siamo riuscite, né io né Martina Maggio. La preparazione è sempre andata a singhiozzo, tra la pandemia e i miei poveri piedi doloranti. Devo sempre dosare l’allenamento per non stressarli troppo. Adesso rientriamo e con Enrico studieremo la soluzione migliore prima della partenza per Tokyo, analizzando i vari attrezzi, a cominciare ovviamente dal corpo libero. Spero di star bene dalla testa ai piedi. Diciamo che per ora la testa è ok! Ci tengo a fare i complimenti a Lara. Siamo molto amiche e da tanti anni dividiamo le pedane internazionali. Ci supportiamo a vicenda, dandoci consigli e aiutandoci l’una con l’altra. Sapevamo che chi avesse fatto l’esercizio migliore sarebbe andata a Tokyo, il mio partiva da una nota molto più alta, quindi dovevo pensare soltanto a farlo bene, dal punto di vista esecutivo. Ci sono riuscita, ciò non toglie nulla al valore della Mori, che salendo prima di me, con il suo 13.633 mi ha dato filo da torcere, motivandomi fino all’ultimo”.

“Per questa gara, che non arrivava mai, tra i rinvii del 2020 e del marzo scorso, mi sono preparata al meglio delle mie possibilità – racconta Lara Mori, seguita come sempre dalla sua allenatrice Stefania Bucci, che l’ha cresciuta alla Ginnica Giglio di Montevarchi - Non ho davvero nulla da rimproverarmi. E’ stato un periodo lungo, sospeso nell’incertezza che la Coppa potesse essere annullata. Quindi la gestione emotiva è stata tosta. Alla fine sono soddisfatta di come ci sono arrivata. Sapevo che sarebbe stato difficile misurarsi con una campionessa del mondo del calibro della Ferrari, però sono orgogliosa di quello che ho fatto vedere in pedana. Enrico mi ha detto che mi devo tenere pronta, perché se Vanessa dovesse entrare in squadra il pass nominativo individuale passerebbe automaticamente a me. Non mi resta che allenarmi e incrociare le dita. Direi una bugia se vi dicessi che non ci tengo a partecipare all’Olimpiade”.