Mentre a Rimini si scatena la base, il vertice della ginnastica vive a Doha uno dei suoi momenti più importanti dell’intero quadriennio. Nella Coppa del Mondo, in Qatar, oggi sono andate in scena le gare di qualificazione. Al corpo libero femminile, che vede contrapposte per un unico pass olimpico le italiane Vanessa Ferrari e Lara Mori, si è imposta la prima con il personale di 13.600, mentre il caporal maggiore di Montevarchi ha ottenuto il secondo punteggio, 13.433, precedendo, nell’ordine: l’ungherese Zsofia Kovacs (12.800), la brasiliana Loranne Oliveira (12.700), l’ucraina Diana Varinska (12.633), l’egiziana Jana Mahmoud (11.966) e l’altra ucraina Anastasilia Bachynska (11.900). Erano soltanto in sette, per il forfait di molte interpreti straniere, più interessate ad altri attrezzi. Ormai è un gioco di strategie e di incastri, per strappare gli ultimi biglietti per Tokyo e nessuno vuole rischiare infortuni, gareggiando dove non serve. La FGI è certa di avere un pass al corpo libero, il suo quattordicesimo (il quinto della Femminile, il settimo dell’Artistica), si tratta adesso di scoprire a chi andrà, tra Lara e Vanessa, ambedue arruolate per il Centro Sportivo dell’Esercito Italiano. La qualifica odierna serviva più che altro a determinare gli ordini di salita nella finale di sabato 26 giugno (diretta su Eurosport 2 a partire dalle 15.00, anche per la prima parte, in programma domani, particolarmente interessante per la sfida agli anelli che potrebbe ripescare ai Giochi Estivi il cagliaritano Nicola Bartolini, primo degli esclusi agli Europei di Varna). La Mori salirà per terza, la Ferrari quarta, all’inseguimento della compagna che al momento ha un leggero vantaggio in classifica. “E’ andato tutto abbastanza bene – ci fa sapere il DTN Enrico Casella, impegnato a Doha con la tecnica Stefania Bucci – Piccola imprecisione esecutiva di Vanessa nella diagonale tempo tsukahara, che, non dimentichiamolo, è quella dove si ruppe il tendine di Achille ai mondiali di Montreal e che dal 2017 non aveva più eseguito. E’ normale quindi che in seconda riga fosse un po’ preoccupata. Le è costato parecchio, un grosso rimbalzo da almeno tre decimi di punto, con uscita di pedana da altri tre. Nella nota di partenza di Lara, invece, mancano dei decimi perché la giuria non le ha assegnato il triplo avvitamento. Mancava qualche grado e qui alle ufficiali di gara (tra le quali l’italiana Carmen Basla, ndr.) non sfugge nulla. Per il resto però ha fatto molto bene. Sono in testa nettamente sulle avversarie, adesso bisognerà recuperare le energie in vista della finale di dopo domani. Io sono soddisfatto, le ragazze meno, perché sono entrambe pignole e avrebbero voluto far meglio”. Comunque andrà a finire, senza finta retorica, possiamo dire, già da ora, che avranno vinto sia l’una che l’altra. Il destino ha voluto che si specchiassero in sé stesse, con la speranza di intravedere un riflesso olimpico, quando in realtà l’immagine che esce dallo specchio ginnico è, indistintamente, quello di due tra le più forti dell’Emirato.

ORDINE DI GARA MASCHILE

ORDINE DI GARA FEMMINILE