Pesaro - La Ritmica regge il confronto televisivo con il Giro d'Italia e la MotoGp.
Le Farfalle della Ritmica non vincono soltanto in pedana ma pure nei dati auditel del piccolo schermo. In una domenica affollatissima di eventi sportivi e d’intrattenimento, con il bel tempo in gran parte d’Italia a richiamarci al sole, le finali di specialità della Coppa del Mondo di Pesaro, trasmesse in diretta su La7 dalle 14.06 alle 18.38, hanno tenuto incollati alla tv, in media, 268.000 spettatori per le 4 ore e mezza di programmazione. Dopo le h.17 sono stati toccati picchi oltre le 300 mila unità, sfiorando quota 450 mila alle h.18 (share 3.70%), durante la finale a squadre con i cerchi e le clavette, e la successiva premiazione con la Maurelli e compagne a cantare l’Inno di Mameli, sul gradino più alto del podio della Vitrifrigo Arena. Il 2.04% di share medio su tutta la durata dell'evento è di poco inferiore al 2.4% (373.000 amr) dell’edizione 2019, che però si tenne all’inizio di aprile, in un periodo meno pre-estivo e, certamente, non in fase di riapertura post lockdown. Insomma la ritmica ha fatto numeri da “sport maggiore” come dimostrano, ad esempio, i 311.000 spettatori e il 2% del Gran Premio d’Italia di MotoGP su Sky Sport, oppure i 264.000 e l’1.6% per la Prima Diretta del Giro d’Italia su Rai Sport. Certo, sui canali in chiaro quegli stessi eventi hanno fatto registrare ascolti da generaliste (1.589.000 spettatori pari al 10.1% share per il motociclismo su TV8, o 1.752.000 spettatori con il 12.7% del Giro su Rai2, saliti a 2.247.000 e al 18.1% all’arrivo), tuttavia la ginnastica ritmica, che ha un suo pubblico maggioritario, fortemente caratterizzato – donne tra 15/54 anni, con una grande propensione ai consumi, diplomate o laureate, che risiedono nel centro-nord del paese - e poca attitudine ai palinsesti dei canali alti del telecomando, ha dimostrato, domenica scorsa, di essere un contenuto capace di reggere alla contro-programmazione del daytime pomeridiano, rendendosi appetibile ai network di prima fascia. E’ stato molto bello anche il lancio della diretta all’interno del telegiornale diretto da Enrico Mentana, nell’edizione delle 13.30 (389.000 amr 2.4%), mezz’ora prima di passare la linea a Ilaria Brugnotti e Marta Pagnini. Il collegamento nel Tg, di sicuro, ha fatto da traino al live dei piccoli attrezzi, portando con sé un bacino di spettatori e di curiosi probabilmente molto più esteso di quello dei nostri praticanti o appassionati abituali. Tanta la pubblicità, d’altra parte stiamo parlando di un canale commerciale che fa parte dei Gruppo Cairo Communication, lo stesso che detiene la Gazzetta dello Sport, con la quale la FGI ha un accordo di media partnership e sempre più pagine sulla Rosea cartacea. I break in totale sono stati otto, della durata media di 5’30”, con la presenza costante degli spot di Bionike e Fastweb, che, di fatto, ci rimandavano le nostre amate farfalle pure durante la reclame, quasi la ritmica avesse colonizzato La7. E in un certo senso è stato così, se si tiene conto delle tappe precedenti, quelle di Sofia, Tashkent e Baku, trasmesse da La7d sulla road to Pesaro 2021. Gli ascolti sul secondo canale del network diretto da Andrea Salerno sono stati di 58.700 amr con un share del 0.46% di media. Più bassi sia per la collocazione, il 29 del digitale terrestre, sia per la fascia oraria, domenica mattina. Straordinari invece i numeri di La7.it e di tutta l’area digital del progetto: dai 40 mila browser unici per l’on demand dei VOD di Sofia alle 240 mila interazioni totali dell’hashtag #la7ritmica (60% su Instagram – 40% facebook). Lo smartphone è il principale device (82%) utilizzato per l’accesso alla property Fig World Cup in collegamento a La7.it, mentre i Social rimangono il canale di accesso preferenziale ai contenuti della Coppa (66%). Sofia Raffaeli, malgrado non sia riuscita a salire sul podio marchigiano, è stata comunque la scoperta di questa edizione, al suo esordio tra le senior. La diciassettenne della Faber è stata adottata da La7 e rimarrà l’MVP di un progetto che ha portato fortuna e visibilità ad entrambi, nel segno di una ginnastica che, dopo le Final Six su Discovery e prima degli Europei di Varna su Rai Sport, continua la sua scalata in comunicazione.