Il presidente FGI Gherardo Tecchi ha incontrato oggi il numero uno del Coni Giovanni Malagò. Tra i tanti temi affrontati, in questo difficile momento emergenziale con una pandemia che non accenna ad allentare la sua morsa, c’è stato quello urgente del sostegno alle associazioni e società sportive dilettantistiche, che sono il motore dell’intero movimento. "Le conseguenze del Covid sul mondo dello sport? Il settore è a pezzi, distrutto, piegato in due con qualche eccezione. Abbiamo in tutti i modi sensibilizzato il Governo: domani dovrebbe uscire il nuovo provvedimento che tutela il nostro mondo". Lo ha dichiarato Malagò all'agenzia Italpress. "A tutti i problemi causati dalla pandemia si è aggiunto anche il tema della riforma del lavoro sportivo. Nessuno è contrario a riconoscere sacrosanti diritti ai lavoratori. Il problema è un altro: se la società è morta, non c’è più neanche il lavoro. Tutto questo ha creato una specie di tempesta perfetta e oggi società e associazioni sono disperate". Sulla stessa lunghezza d’onda il Cavalier Tecchi che si sta battendo dalla prima ora e in ogni sede istituzionale per sostenere la propria base. “La Federazione rappresenta oltre 1300 realtà, distribuite su tutto il territorio. Senza di loro non si va da nessuna parte. Il neo sottosegretario con delega allo Sport, Valentina Vezzali, ha prestato giuramento due giorni fa e siamo già in contatto. È necessario sederci ad un tavolo tecnico e trovare, tutti insieme, i giusti ristori per un comparto in grande sofferenza che coinvolge migliaia di persone. Il problema non riguarda soltanto la ginnastica, ma la nostra Federazione, la più antica di tutte, è sempre stata un interlocutore privilegiato delle istituzioni e vorrebbe dare al Governo il proprio contributo esperienziale ultracentenario, offrendo, allo stesso tempo, alle sue affiliate e a tutto il resto dell’ambiente sportivo le medesime garanzie degli altri settori produttivi del Paese”. Anche e soprattutto dei problemi legati alla pandemia Malagò ha parlato nel primo incontro con l'ex campionessa azzurra. "Il Coni è felice per la nomina della Vezzali. Valentina è per antonomasia figlia nostra - ha osservato il Presidente del Comitato Olimpico - ha avuto una carriera leggendaria. Lei conosce perfettamente il nostro mondo e sa quali problemi dobbiamo affrontare". Quello legato alle conseguenze della pandemia si può risolvere solo con l'accelerazione sui vaccini. "Io sono assolutamente favorevole - ha spiegato Malagò - Ero in attesa di essere chiamato e non vedo l'ora di farlo anche con AstraZeneca. Bisogna avere fiducia". Ma sul tavolo della Vezzali ci sono anche i rapporti tra le numerose istituzioni sportive, dal Dipartimento dello sport al Coni passando per Sport e Salute. "Sulla riforma del 2018 ho avuto abbondantemente ragione. Io ero e resto favorevolissimo ad una riforma se lo Stato si occupa dei temi che ci stanno a cuore come gli impianti, le periferie, la salute, la scuola, il sociale. Ma per fare tutto questo prendi la società di servizio del Coni e la svuoti? Quell'operazione non andava bene e l'ultimo decreto-legge ha corretto la situazione".