Oggi si è scritta una pagina di storia sportiva. Sia perché lo sport in generale ha vinto sul disagio e la paura, sia perché la squadra italiana ha vinto la sfida a distanza con la Russia, da sempre la sua più accreditata rivale. Nella terza edizione del torneo di Ginnastica Ritmica organizzato on line da Mosca, la Nazionale italiana guidata da Emanuela Maccarani, in collegamento da Desio, ha conquistato 7 medaglie senior e 5 juniores, per un totale di 12 podi su  totale di 13 concorsi (l'Italia non schierava il gruppo giovanile e per l'impegno di Montegrotto alle porte non aveva ginnaste pronte con la fune). Nel triangolare d’Insieme, trasmesso in streaming, con le giudici (Elena Aliprandi, Emanuela Agnolucci e M. Isabella Zunino Reggio) collegate da remoto, le Farfalle hanno sistematicamente battuto Uzbekistan e Russia, tanto con le 5 palle quanto nel misto con 3 cerchi e 4 clavette. Inevitabile dunque sentire l’Inno di Mameli anche nel Completo. E che emozione, in un’annata senza competizioni, flagellata dalla pandemia, con il tunnel del lockdown primaverile e un’Olimpiade sfuggita via come una saponetta nella doccia, per non parlare della rinuncia forzata agli Europei di Kiev, proprio quando sembrava che ne fossimo usciti, che emozione, dicevamo, cantare Fratelli d’Italia, a squarciagola, davanti al monitor di un computer o allo schermo di uno smartphone. E forse, come dice un vecchio adagio orientale, dalla crisi potrebbe essere nata, in questo dieci dicembre 2020, una nuova opportunità di confronto agonistico; potremmo aver assistito ad una modalità innovativa di affrontare le gare. Era la prima volta che la FGI aderiva all’invito russo e, con un sistema tecnologico all’avanguardia, una produzione curata dal Service federale, l’Ave Media Solution, e rodata dall’esperienza di Volare TV, nonché con l’organizzazione impeccabile curata dallo staff desiano, dal Comitato Regionale Lombardia e dalla Team Manager Paola Porfiri, la ginnastica italiana ha fatto una splendida figura, non solo in pedana. Bastavano le inquadrature totali dell’Accademia Internazionale, inaugurata nel 2018 con le gigantografie alle pareti delle figure ginniche "maccaraniane", dipinte in oltre vent’anni di premiata carriera, per lasciare a bocca aperta il resto del mondo, collegato nelle dodici lunghe ore di diretta su YouTube, con punte anche di mille spettatori simultanei. I commenti, per lo più in cirillico, non potevano che essere lusinghieri, se non altro per il fatto che l’impianto brianzolo non sfigurava, per eleganza ed efficienza, con il fantasmagorico Palace Of Gymnastics Irina Viner-Usmanova, da dove trasmettevano le russe. Tornando alla gara, al di là del successo di Alessia Maurelli e compagne che non affrontavano una competizione ufficiale da 445 giorni (e altrettanto brave sono state pure le ragazze del gruppo B), Alexandra Agiurgiuculese e Milena Baldassarri, entrambe d’argento, rispettivamente, al cerchio e alla palla, si confermano tra le migliori individualiste senior in circolazione. Anche se, va detto, è Sofia Raffaeli – bronzo alle clavette e argento al nastro - a rubare la scena alle due compagne più grandi. La sedicenne marchigiana, che era esplosa proprio sulle rive della Moscova, nel palazzetto intitolato alla Viner, durante i primi campionati del mondo giovanili nel luglio del 2019, si ripresentava con il programma senior, dopo una stagione, la più difficile, quella del salto di categoria, passata a provare e riprovare le routine a Fabriano. Ebbene, l’impressione è che in rete, sulle linee internet del World Wide Web, sia nata, stasera, la stella del prossimo quadriennio olimpico. E non si dica che la concorrenza fosse poca. Bastavano le due gemelle Averina, che come al solito si sono divise da brave sorelline la posta in gioco nelle specialità, con una leggera preferenza, appena due decimi, di Dina su Arina nell’All Around. Bronzo per la bulgara Katrin Taseva. Ma c’erano anche le baby, le piccoline, mosse dal rammarico dell’Europeo ucraino sfumato, un treno che per ragioni d’età e di format non passerà più per molte di loro. Nel completo, dietro la coppia russa Popova – Protasova, ecco spuntare Viola Sella, milanese, classe 2006, della Forza e Coraggio, non solo bronzo all-around, ma anche argento al cerchio e alle clavette. Salgono sulla piazza d’onore pure Alice Taglietti nella palla e Tara Dragas al nastro, a dimostrazione che nonostante il torneo fosse virtuale e le esecuzioni digitali, la classe del vivaio azzurro è molto più che tangibile e le emozioni sono state reali. Nel doppio senso di realistiche e di un rango ginnico aristocratico degno di vere e proprie principesse. 

PODIO CONCORSO GENERALE INDIVIDUALE SENIOR
1. Dina Averina RUS 106.85
2. Arina Averina RUS 106.65
3. Katrin Taseva BUL 97.70

PODI DI SPECIALITÀ INDIVIDUALI SENIOR

CERCHIO
1. Arina Averina RUS 27.15
2. Alexandra Agiurgiuculese ITA 25.60
3. Katrin Taseva BUL 23.75

PALLA
1. Arina Averina RUS 27.45
2. Milena Baldassarri ITA 26.00
3. Katrin Taseva BUL 25.10

CLAVETTE
1. Dina Averina RUS 28.50
2. Katrin Taseva BUL 26.40
3. Sofia Raffaeli ITA 25.25

NASTRO
1. Dina Averina RUS 24.45
2. Sofia Raffaeli ITA 22.85
3. Katrin Taseva BUL 22.45

CONCORSO GENERALE A SQUADRE SENIOR
1. Italia(1) 74.35
2. Uzbekistan 71.50
3. Russia(2) 69.30

PODIO 5 PALLE SENIOR
1. Italia(1) 37.50
2. Uzbekistan 36.80
3. Russia(2) 36.00

PODIO 3 CERCHI E 4 CLAVETTE SENIOR
1. Italia(1) 36.85
2. Uzbekistan 34.70
3. Russia(2) 33.30

PODIO CONCORSO GENERALE INDIVIDUALE JUNIOR
1. Anna Popova RUS 86.20
2. Alina Protasova RUS 82.70
3. Viola Sella ITA 80.60

PODI DI SPECIALITÀ INDIVIDUALI JUNIOR

FUNE
Sandra Vlcek SRB 14.10

CERCHIO
1. Anna Popova RUS 22.65
2. Viola Sella ITA 20.70
3. Nikola Jekabsone LVA 80.60

PALLA
1. Yosmina Rakhimova UZB 22.00
2. Alice Taglietti ITA 21.15
3. Anna Popova RUS 20.75

CLAVETTE
1. Anna Popova RUS 22.25
2. Viola Sella ITA 21.05
3. Yosmina Rakhimova UZB 19.45

NASTRO
1. Mariia Borisova RUS 20.65
2. Tara Dragas ITA 19.75
3. Samira Akhmedova UZB 18.90

PODIO 5 PALLE JUNIORES
Russia 31.75