La Brixia, inarrestabile, lascia il Pala Vesuvio quasi con un en plein vincendo, fra il concorso generale e le finali di specialità, ben 6 medaglie d’oro, 3 d’argento e 5 di bronzo.

Volteggio femminile
Asia D’Amato si è laureata miglior ginnasta al volteggio migliorando il suo punteggio rispetto al 2019 e segnando sul palmares il suo quarto titolo consecutivo in questo attrezzo. L’agente del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, al palazzetto dello sport di via Argine, si è imposta con 14.400 punti su Manila Esposito – scoperta in tenera età nella Ginnastica Civitavecchia da Camilla Ugolini e Marco Massara - e Angela Andreoli (Brixia Brescia). Irene Lanza (S.G. di Torino), invece, nonostante, la buona performance di gara, non è riuscita ad accaparrarsi la medaglia di bronzo come lo scorso anno a Meda e si è dovuta accontentare dei piedi del podio.

Parallele asimmetriche e Corpo Libero
Giorgia Villa, dopo l’oro conquistato in ex aequo con Asia D’Amato nell’All around, ha messo in bacheca anche due titoli di specialità: alle parallele asimmetriche e al corpo libero. L’agente delle Fiamme Oro, è riuscita a mantenere la nomina di miglior ginnasta sugli staggi precedendo, nell’ordine, le sue due compagne di Gruppo Sportivo, Martina Maggio e la stessa Asia. Quest’ultima ha preceduto di pochi decimi la sorella Alice, dalla quale riceve il bronzo vinto lo scorso anno proprio in questo attrezzo. La campionessa a 5 Cerchi ai Giochi Olimpici giovanili (YOG) di Buenos Aires, al contempo, ha tolto la corona di regina del quadrato a Desiree Carofiglio, assente per un infortunio subìto al tendine d’Achille durante gli allenamenti. Il bronzo mondiale di Stoccarda 2019 – seguita dai tecnici Paolo Bucci e Tiziana Di Pilato così come Irene Lanza - tornerà sulla pedana del corpo libero e, al prossimo campionato assoluto, darà del filo da torcere alla sua compagna di squadra con la quale ha guadagnato un pass numerico per l’Olimpiade di Tokyo 2020. Asia D’amato non si ferma e si è cinta il collo con la medaglia d’argento così come la giovanissima Angela Andreoli, al suo secondo bronzo di specialità, si consacra al mondo della grande Ginnastica italiana che, a Napoli, ha vissuto il momento più alto della stagione per quanto riguarda le categorie individuali.

Trave
Appena salita sulla trave Martina Maggio sapeva che avrebbe raggiunto la vetta, e così è stato. La diciannovenne brianzola, anche lei in forza al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, arrivata seconda dietro a Giorgia Villa lo scorso anno all’assoluto di Meda, ha ribaltato la classifica scalzando la ginnasta di Ponte San Pietro (BG). Una lotta tra amiche-rivali che ha emozionato gli spettatori collegati in diretta su DAZN. Con il bronzo alla trave, Asia D’Amato conquista la sua quarta medaglia di specialità davanti alla Andreoli che a Jesolo, a inizio novembre, aveva vinto il titolo di reginetta tra le junior totalizzando un punteggio complessivo da capogiro, 57.150 punti. Performance straordinaria per un’atleta che sembra avere tutte le carte in regola per essere definita l’erede di Vanessa Ferrari - non a caso il suo idolo agonistico – grande assente al campionato partenopeo come Elisa Iorio e Lara Mori. Il caporal maggiore dell’Esercito Italiano aveva annunciato il suo forfait agli Assoluti campani per non rischiare ricadute dopo i tanti infortuni accusati in carriera e per continuare al meglio la sua preparazione sui quattro attrezzi in vista degli impegni internazionali del 2021 che precederanno l’Olimpiade estiva - pandemia permettendo-, visto che la Federazione Ginnastica d’Italia ha deciso di non partecipare, con nessuna rappresentativa, ai campionati Europei di Mersin (in programma a fine novembre) a causa dell’emergenza sanitaria.

È stato il giorno delle Fate, così come è chiamato ormai questo straordinario quartetto seguito dal Direttore Tecnico Nazionale Enrico Casella e dallo staff composto da Marco Campodonico e Monica Bergamelli. Con la loro magica ginnica hanno incantato il Palazzetto dello sport di Ponticelli che, dopo la terza tappa del Campionato di Serie A, ospiterà, il 21 e 22 novembre, la Final Six di Artistica maschile e femminile, sempre all’ombra del Vesuvio.

Gara avvincente anche per l’Artistica maschile fatta di tanti exploit, conferme e rivincite.

Corpo Libero maschile
Ares Federici – allenato da Stefano Rossini alla Pro Patria Bustese – è il nuovo campione italiano al corpo libero. Il diciottenne vince la sua specialità davanti ad Umberto Zurlini, il talento della Panaro Modena seguito da Massimo Auletta, e a Nicolò Mozzato (Spes Mestre), prendendo l’eredità del cagliaritano Nicola Bartolini, assente a Napoli a causa di lieve malessere.

Anelli
Sette ginnasti sono saliti sul castello degli anelli partenopei per guadagnarsi l’ambito titolo italiano di specialità, ormai da anni saldamente nelle mani dell’Aviere dell’Aeronautica Militare Marco Lodadio, anche lui grande assente al Pala Vesuvio a causa dell’operazione alla spalla alla quale si è sottoposto a metà luglio. Tra i suoi contendenti ha avuto la meglio l’atleta della Ginnastica Salerno – allenato da Marcello Barbieri – Salvatore Maresca, che nel 2019 si dovette accontentare del gradino più basso del podio. Il ventisettenne di Castellamare di Stabia ha scalato la classifica e si è posizionato davanti a Marco Sarrugerio, talento della Juventus Nova Melzo seguito da Paolo Pedrotti, e Andrea Russo, anche lui, come Lodadio, pupillo alla corte di Luigi Rocchini alla Ginnastica Civitavecchia. Quarto posto per il mestrino allenato da Gianmatteo Centazzo, Nicolò Mozzato.

Volteggio maschile
Rincorrere i propri obiettivi è l’ambizione di ogni sportivo. Lo sa bene Carlo Magliocchetti che, nella società Udinese insieme a Francesco Braidot, da anni si preparava a vincere un titolo di specialità. Ci è riuscito – in ex aequo – con Ares Federici al volteggio. Due salti per ciascuno, due arrivi stoppati in vetta alla classifica finale. La medaglia d’oro è il coronamento di un sogno. Secondo titolo assoluto per il bustese, classe 2020, che nel 2018, a Glasgow, vinse la finale europea junior proprio sulla rincorsa dei 25 metri. Successivamente, diventato senior nel 2019, salì sul podio di specialità con il bronzo agli Assoluti di Meda. Alle loro spalle è finito Umberto Zurlini che, ieri a Napoli, ha preceduto Andrea Dotti e Thomas Grasso.

Parallele pari
Le parallele pari sono il suo attrezzo. Stiamo parlando del cinque volte campione assoluto Ludovico Edalli. L’Aviere dell’Aeronautica Militare, allenato da Paolo Siviero, ha imposto anche quest’anno la propria supremazia sugli staggi finendo davanti ai compagni della Giovanile Ancona, Lorenzo Casali e Lay Giannini, allenati rispettivamente da Fabrizio Marcotullio e Riccardo Pallotta. Lo scorso anno l’argento e il bronzo se li aggiudicarono Andrea Russo e Stefano Patron (Spes Mestre).

L’incontro più atteso della stagione federale, a livello individuale, ha richiamato nell’impianto di Ponticelli – chiuso al pubblico nel rispetto dei protocolli anti contagio, i migliori interpreti italiani dei grandi attrezzi. Sono stati assegnati i tricolori 2020 e adesso si torna in palestra per preparare l’atto conclusivo del calendario federale di quest’anno, completamente rivoluzionato a causa della pandemia che ha colpito il mondo intero.

di Federico Calabrò - foto di Simone Ferraro