Seconda ai Giochi Olimpici di Atene, in una squadra leggendaria composta da Elisa Blanchi, Fabrizia D'Ottavio, Marinella Falca, Elisa Santoni e Laura Vernizzi, tre volte iridata - una con i cerchi e le clavette a Baku e due negli All around di Miè e Mosca con il contributo anche di Laurito, Galtarossa e Savrajuk - Daniela Masseroni è stata e resterà per sempre una delle Farfalle d’argento di Emanuela Maccarani. Ritiratasi nel 2011, oggi è mamma di Leonardo, avuto nel settembre scorso (“ho seguito i mondiali di Baku dal letto d’ospedale”, ci tiene a precisare), è felicemente sposata con Gianluca, anche lui un campione del basket, e collabora con la sua società d’origine, l’Orobica di Bergamo. Ecco, proprio la città che è stata maggiormente colpita dall’emergenza epidemiologica. E in questi giorni di graduale riapertura e apparente attenuazione della virulenza del Covid-19 la giornalista Ilaria Brugnotti ha intervistato, per conto della Federazione Ginnastica d’Italia, uno dei simboli più luminosi dello sport bergamasco, nata a Trescore Balneario, a 15 chilometri dal capoluogo orobico. Con Daniela, per non dimenticare i tanti concittadini scomparsi e l'impegno straordinario degli operatori sanitari, abbiamo parlato del difficile presente di una città meravigliosa che rimarrà per sempre nei cuori di tutti noi e di un passato ginnico nel quale il “mola mia” era la prerogativa principale di un gruppo che rimarrà per sempre nella storia sportiva italiana.