Tra le tante storie che un giorno verranno raccontate di questa lunga e difficile situazione ve ne vogliamo anticipare una che riguarda l’Accademia Internazionale di Brescia. Le cosiddette Fate della Nazionale di Artistica femminile, bronzo ai Mondiali di Stoccarda 2019, che stavano continuando ad inseguire il sogno della loro prima partecipazione olimpica, conquistata proprio nella rassegna tedesca dello scorso ottobre, si sono trovate al centro di un’emergenza sanitaria senza precedenti. Chiuse nel loro eremo, in assoluta sicurezza, con tutte le precauzioni adottate per loro dalla Federazione Ginnastica d’Italia, dopo lo spostamento dei Giochi di Tokyo, il DPCM del 4 aprile che ne ha interdetto gli allenamenti e la loro domiciliazione presso il PalAlgeco da parte dei genitori che di fatto ha reso, a tutti gli effetti, la foresteria della struttura bresciana come la casa dove trascorrere il lockdown imposto dal Governo, Giorgia Villa, Elisa Iorio, le gemelle D’Amato, Asia e Alice, Martina Maggio, Francasca Noemi Linari, Alessia Federici, Veronica Mandriota, Giorgia Leone e Angela Andreoli, hanno cercato di proteggere, grazie anche a chi le seguiva – Enrico Casella, la Tundi la mamma della Mandriota nel ruolo della cuoca, Marco Campodonico, Monica Bergamelli e Veronica Calini - la spensieratezza che è propria della loro giovane età. In questo video, nato da un’idea di Francesco Poesio con la collaborazione di Magda Batocco, ci sono tanti momenti, filmati a più riprese dalle stesse ragazze, lungo tutto l’arco temporale dell’emergenza, con le immagini dei training precedenti al blocco, altre di repertorio, si può apprezzare il modo in cui le ginnaste e i loro allenatori sono riusciti a creare un’isola felice nel bel mezzo della pandemia. Sono momenti che commuovono e al tempo stesso danno speranza, probabilmente simili a tante altre realtà seminate sul territorio, come nelle famiglie numerose con tanti figli, dove con immutata passione si prova a trasmettere fiducia verso un ritorno alla normalità. E l’Accademia di Brescia, seppur da una delle regioni più colpite dal Coronavirus, vuole proprio lanciare questo messaggio alle tante praticanti di artistica, e non solo, impossibilitate in questo momento, come le azzurre dell’Italdonne, a fare ciò che più amano fare, lo sport e la ginnastica. Se ami ciò che fai nulla è impossibile! Distanti ma uniti supereremo questa fase, al pari dei tanti imprevisti che un’atleta affronta nell’arco della sua carriera agonistica, protetti dal vaccino più forte che l’umanità possa conoscere, la voglia di vivere!