Interessante iniziativa ieri pomeriggio, alla vigilia della Santa Pasqua, per i direttori tecnici regionali della ginnastica artistica femminile. Indetta dal Direttore Tecnico Nazionale, Enrico Casella, si è svolta una videoconferenza alla quale hanno partecipato il Team Manager della sezione, Massimo Contando, il collaboratore del DTNF, Giorgio Citton, il responsabile dei GymCampus, Giorgio Colombo, il responsabile del settore giovanile, Diego Pecar e tutti i direttori tecnici regionali. Ad aprire i lavori on-line della sezione femminile, è stato il Presidente Federale, Gherardo Tecchi, che oltre a portare i saluti dell’intera Federazione Ginnastica d’Italia a tutti gli intervenuti, ha comunicato che presto saranno comunicate alle società affiliate le procedure per poter accedere a prestiti molto agevolati attraverso il Credito Sportivo. “Nonostante le tante incertezze del momento – spiega Enrico Casella -, siamo riusciti a toccare più temi. Primo fra tutti cercare di capire come sarà possibile ripartire. Le tempistiche saranno fondamentali. Vogliamo partire con l’attività agonistica? Bene. Ma chi la sostiene se nelle società non si riuscirà a partire con i corsi base? Tutti sappiamo che l’attività agonistica difficilmente è auto-sostenibile se non c’è un supporto dalla base. Ecco allora che si potrebbe rispolverare l’idea dei consorzi. Un’iniziativa che tanti anni fa propose Bruno Grandi e che per un po’ ha senza dubbio funzionato. Attraverso i direttori tecnici dovremo iniziare a far capire alle nostre società che per un periodo, che speriamo sia il più breve possibile, il nostro modo di fare ginnastica dovrà in qualche maniera cambiare. Diciamo che dovremo per forza di cose rispolverare il detto che dice: l’unione fa la forza. E’ innegabilmente un periodo difficile, ma con l’aiuto di tutti sono certo che ne usciremo. Ci siamo dati appuntamento per una nuova videoconferenza fra una quindicina di giorni, quando probabilmente avremo le idee un po’ più chiare, ma nel frattempo sarà importante far capire a tutte le nostre società che per sopravvivere dovranno in qualche modo trovare fra loro molti punti d’incontro”.