Una decisione giusta e logica. Lo sport italiano approva compatto la scelta del Comitato olimpico internazionale e del Governo giapponese di rinviare i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo al 2021. L'evento non cambierà nome, resterà dunque "Tokyo2020", ma la diffusione rapida del Covid-19 non ha permesso al Cio e agli organizzatori di rispettare gli accordi e svolgere i Giochi entro la fine di quest'anno. Una decisione "eccellente" per Giovanni Malagò, "presa peraltro a tempo record tenendo presente gli interessi che ci sono in ballo. Pensate soltanto ai diritti televisivi - ha rimarcato il presidente del Coni - ma anche agli sponsor, alle prenotazioni e al villaggio olimpico con appartamenti già acquistati da soggetti privati". “Giusto così – gli fa eco Enrico Casella, Direttore Tecnico dell’Artistica Femminile, in un’intervista su Bresciaoggi – la salute prima di qualsiasi altra cosa. Non nascondo di aver sperato sino a qualche tempo fa che le olimpiadi si potessero svolgere nei tempi previsti, ma con i primi annullamenti delle competizioni internazionali era ormai chiara la necessità di spostarle. Alle ragazze ho detto che dovremo essere bravi nel trasformare queste difficoltà in opportunità. Diciamo che abbiamo un anno in più per prepararci meglio, per aumentare il valore tecnico degli esercizi, per diventare ancora più forti. Questo è lo spirito con cui, dopo aver preso un bel respiro, perché comunque questa decisione cambia molto i nostri orizzonti dal punto di vista della preparazione, ci apprestiamo a ridisegnare il futuro. Aggiungo che non siamo stati molto fortunati, perché uesta squadra è veramente forte e avrebbe meritato di misurarsi ora con le proprie avversarie. Fra un anno cambieranno presumibilmente molti scenari, ma non ci faremo trovare impreparati. Anche Fausto Coppi fu fermato dalla guerra, ma quando ripresero le corse vinse più di prima”. Intanto la Federazione Italiana Sport Equestri comunica l’annullamento dell'edizione 2020 dello storico concorso ippico di Piazza di Siena, programmato dal 28 al 31 maggio, nello storico ovale di Villa Borghese a Roma. Purtroppo lo sport è aggregazione e in tempi di distanziamento sociale fare sport diventa complicato.