L'emozione olimpica dura una vita intera. A confermarlo, con occhi lucidi e sospiri, sono i cinque atleti genovesi premiati dal Comitato Regionale Fgi in occasione dei festeggiamenti dei primi 150 anni di vita della Federginnastica, all'Acquario di Genova. Luciana Lagorara non dimentica Melbourne 1956, Olimpiade a cui partecipò assieme alla sorella Elena. “Fu uno dei miei primi lunghi viaggi, un'esperienza che ricorderò per sempre”. Città del Messico 1968 è stata “la realizzazione di un sogno in un momento difficile in cui la Federazione non mandò la squadra ma solo tre ginnaste”. Parole di Gabriella Pozzuolo, mentre Fedele Spatazza ha un ricordo in chiaroscuro di Monaco 1972. “Da un lato c'era l'entusiasmo perché si trattava della mia prima Olimpiade ed ero, con i miei 18 anni, il ginnasta più giovane in assoluto. Dall'altro la tristezza, con l'attentato palestinese nel villaggio olimpico”. Cerimonie d'apertura da brivido: è l'immagine scolpita nella mente di Giulia Volpi, azzurra a Seul 1988 e Barcellona 1992. “Sono contenta per le gemelle D'Amato, stanno provando le medesime sensazioni che travolsero me all'epoca”. Arianna Rusca rifarebbe tutti i sacrifici utili per raggiungere la finale a Sidney 2000. “Con la mia squadra arrivammo seste, all'epoca un risultato notevole. La ginnastica mi ha trasmesso lezioni di vita: rifarei tutti i sacrifici”. Messaggi carichi di emozione per Alice e Asia D'Amato, le genovesi cresciute nell'Andrea Doria che hanno strappato il pass per Tokyo 2020. “Stiamo vivendo un sogno. E non ci vogliamo accontentare. Ci alleniamo ore, a volte 8, ogni giorno per arrivare pronte alla gara della vita”. Il loro sorriso illumina l'Auditorium mentre Ilaria Cavo, assessore regionale allo sport, le premia in compagnia di Stefano Anzalone, consigliere delegato allo sport per il Comune di Genova. Ad aprire e chiudere la cerimonia, al fianco del presidente ligure della Fgi Pino Raiola, il numero uno nazionale Gherardo Tecchi che ricorda: “II primo presidente della Federazione fu il genovese Francesco Ravano e il primo atleta italiano a partecipare ad un'olimpiade moderna, nel 1900, fu Pavanello, genovese d'adozione”. Poi una infinità di maglie azzurre e ben 7 società ultracentenarie. La Liguria della ginnastica ha una grande storia alle spalle e un futuro altrettanto luminoso.

di Michele Conti (da Il Secolo XIX del 28/11/2019 - pag.53)

ELENCO DEI PREMIATI

  • Atleti olimpici: Luciana Lagorara (Melbourne 1956), Gabriella Pozzuolo (Città del Messico 1968), Fedele Spatazza (Monaco 1972), Giulia Volpi (Seoul 1988 e Barcellona 1992), Arianna Rusca (Sidney 2000). 
  • Maglie azzurre: Fulvia Avvenente, Enrico Biagi, Francesca Brigati, Angelo Cecchelani, Riccardo Costa, Francesca Cugurra, Alice d’Amato, Asia d’Amato, Serena Finotti, Lino Fulgenzi, Elena Giorgi, Espedito Laterza, Davide Lacagnina, Josella Lombardi, Stefania Lustro, Stefano Maggi, Tania Rebagliati, Michela Redemagni, Arianna Rocca, Ilaria Rosso, Sonia Scandella e Giulia Segatori.
  • Società liguri centenarie: Sampierdarenese, Pro Chiavari, Unione Sportiva Sestri Ponente, Fratellanza Ginnastica Savonese, Ginnastica Raffaele Rubattino, Ginnastica Andrea Doria e Ginnastica Pro Italia.
  • Dirigenti e Tecnici:  gli ex presidenti regionali Franco Pelacchi e Walter Muzzi (già consigliere nazionale), Fulvio Traverso (referente nazionale Ufficiali Gara Artistica maschile), Laura Lodi (allenatrice Nazionale Ritmica), Luisa Rimbocchi (allenatrice Nazionale Artistica femminile) e i segretari Carolina De Silva e Mauro Manzi.

Nel corso della serata è stato inoltre presentato il libro celebrativo dei 150 anni della FGI a cura di Ilaria Leccardi, ricordato il compianto Bruno Grandi, grande amico della FGI Liguria e per 20 anni presidente della Federazione Internazionale Ginnastica. Grande interesse ha suscitato infine la presentazione di Claudio Scotton, direttore del Centro Didattico e Ricerca della FGI, assieme a Rossana Ciuffetti, a sua volta direttrice della Scuola dello Sport, del libro “Le basi per una nuova ricerca sulla Ginnastica”.