La sinfonia maschile suona l’eroica e la Hanns Martin Schleyer Halle diventa il palcoscenico di un poema epico in tinta tricolore. I ragazzi del DTN Giuseppe Cocciaro e del Responsabile della Nazionale Senior Maurizio Allievi partono al corpo libero e piazzano subito un 41.933, secondo miglior punteggio, dopo il totale sulla rincorsa dei 25 metri. Nicola Bartolini (14.100), Nicolò Mozzato (14.000) e Ludovico Edalli (13.833) fanno subito intendere che l’ItalGam si sente tutt’altro che un agnello sacrificale. L’occhio della tigre del cagliaritano, in attesa dello start, parla da sola. I fantastici cinque, con Andrea Russo a dare la carica, sembrano “space cowboy” quando si approcciano al più ostico degli attrezzi, il toro meccanico. I due Nick, Bartolini e Mozzato vengono disarcionati, e l’11.700 del secondo è un parziale che fa male, perché entra nel totale di squadra (38.366). Ci pensano Edalli (13.566) e Macchini (13.100) a domare la bestia. Dopo il cavallo con maniglie, gli Avengers FGI tentano l’assalto al castello tedesco. Nulla è perduto, dalle prime file degli spalti arrivano gli incitamenti di Gigi Rocchini e Marco Fortuna, mentre Paolo Siviero e Gianmatteo Centazzo tirano su, uno ad uno, i nostri pretendenti. Dal rodeo si passa alla giostra medioevale, dove solo i puri di cuore possono portare l’anello. Qui è l’aviere Marco Lodadio a salire in cielo con un 14.666 (D. 8.366 E. 6.300) che a dire il vero non rispecchia del tutto il valore della sua routine. Il bronzo di Doha, nonché vice campione d’Europa, vola come un Jet delle Frecce tricolore e atterra esultando. Peccato che la giuria gli abbia tarpato le ali. Bisognerà attendere per capire se è stato un abbaglio oppure è un metro di giudizio da applicare anche a quelli che verranno. Al fianco del bombardiere frascatano si piazzano due aerei d’appoggio, quello di Edalli (13.166) e il 13 tondo di Mozzato. Lo stormo passa con un 40.832, tenendo nel mirino Chinese Taipei. Sotto gli occhi del Presidente federale Gherardo Tecchi e del Segretario Generale Roberto Pentrella ci spostiamo al volteggio, la rampa di lancio naturale delle nostre ambizioni più inconfessabili. Alla quarta rotazione, passate le due più rischiose, è il momento di pigiare sull’acceleratore. Bartolini con il suo 14.700 chiama la carica, Liudo (14.000) e Nicolò (14.100), in corsa per l’all around rispondono presente. Il Dragulescu di Lodadio, invece, non va a buon fine e gli azzurri mettono in cascina un 42.800, il parziale più alto. Alle parallele pari tocca soffrire (40.432). Il principino di Mestre si ferma a 13.566, il capitano di Roma non va oltre quota 12.966. Allora tocca al bronzo giovanile di Singapore 2010 dare la spinta giusta. Il bustese arriva a 13.900, malgrado un problema al dito che lo aveva impensierito prima della partenza per la Germania. L’Italia sale alla sbarra, come l’imputato che attende il verdetto. Una caduta significherebbe non rialzarsi più. Senza rete né appello Edalli strappa un 13.233 e con il totale di 81.698 si mette abbastanza comodo tra i potenziali migliori 24 del pianeta. Mozzato chiude con 14.200 e il personale di 80.566, un po’ più indietro ma ancora sul pezzo. Stesso punteggio per Carlo “Bistecca” Macchini che gareggiando per ultimo viene letteralmente portato in trionfo dai compagni. Scendono le lacrime. Salgono le urla e i cori. Il team manager Andrea Facci e il capo Delegazione Pierluigi Miranda sono orgogliosi della prestazione dei propri atleti. 245.996 punti non sono la quota magica che si sperava per andare a brindare subito all’October Fest, ma rappresenteranno una soglia psicologica niente male per tutti gli altri avversari diretti. Quasi 246 punti non se li porta da casa nessuno. Chinese Taipei a 250.093 fugge via, come da previsioni. Le migliori 12, domani sera, andranno a Tokyo. Tra loro non sfigurerebbe affatto una così bella Italia artistica.

 Foto Simone Ferraro / FGI

RISULTATI PRIMA SUDDIVISIONE MASCHILE