Buenos Aires - Prova podio a cinque cerchi...vivendo il futuro!
Con il passare delle ore il Villaggio Olimpico di Buenos Aires si anima sempre più e, a due giorni dall'inaugurazione della terza edizione dei Giochi Olimpici Giovanili Estivi, un tocco di colore lo danno anche i giovani campioni azzurri che stanno arrivando in questi giorni in Argentina: a partire da Davide Di Veroli che vive in maniera particolare l'antivigilia di una cerimonia di apertura che per la prima volta non sarà ospitata in un stadio ma si articolerà nei pressi dell'Obelisco, in Avenida 9 de Julio. Sarà proprio Di Veroli, infatti, a sventolare il tricolore (primo portabandiera azzurro maschile nella storia degli YOG) aprendo il passaggio alla delegazione azzurra più numerosa nella storia di questo evento, nonostante sia scesa a 83 atleti (49 ragazzi e 34 ragazze) per la defezione per infortunio di Lorenzo Donadio (pallacanestro 3x3). "Quello che provo è un'emozione indescrivibile - ammette lo spadista azzurro -. Un'emozione unica che spero di vivere al meglio. Vivere qui, tutti insieme, ti permette poi di condividere con gli altri coetanei gli stessi obiettivi, le stesse ragioni di vita". In attesa che si alzi il sipario, gli atleti azzurri cercano di ambientarsi al meglio nel Villaggio che li ospiterà in questa loro prima avventura a cinque cerchi. Ieri prova podio per Lay Giannini e Giorgia Villa. “Ancora un po’ di adattamento e qualche errorino – ci fa sapere Marco Campodonico che con Riccardo Pallotta segue il duo dell’Artistica – Ma ci sta, visto il jet lag ancora da smaltire. Giorgia in particolare aveva un turno in serata ed è stato più difficile arrivare svegli. Le sensazioni però sono positive”. Oggi invece è stato il turno in pedana di Talisa Torretti, seguita da Julieta Cantaluppi. Per le due azzurre dei piccoli attrezzi qualche problema sugli spostamenti, visto che il villaggio è più distante dalle loro sedi di allenamento. “L’atmosfera però è talmente coinvolgente che ogni piccolo disagio passa in secondo piano – aggiunge il coach che segue le Fate all’Accademia Internazionale di Brescia, insieme al DTN Enrico Casella, impegnato, in questi giorni, nella preparazione dei Mondiali di Doha - I ragazzi sono tantissimi, l’organizzazione è molto simile a quella dei Giochi Olimpici veri e propri, quindi i nostri ginnasti si stanno anche divertendo. Ci sono tante iniziative, tutto è ben curato, gli impianti sono buoni e l’organizzazione tiene, malgrado qualche rara e fisiologica pecca”. Sembra un’Olimpiade. Anzi lo è, solo più giovane!