La road to Tokyo passa per Coppell, contea di Dallas e Denton, Stati Uniti. Detta così, parrebbe che chi scrive abbia perso la bussola, dato che per raggiungere la capitale nipponica - sede dei Giochi Olimpici del 2020 - si sa, bisogna puntare ad Est. Eppure, al di là di ogni interpretazione puramente geografica, è proprio questa la strada intrapresa, il 7 gennaio scorso, dalle Fate azzurre dell’Artistica Femminile, rientrate ieri dal Texas dopo dodici giorni di intesa preparazione in uno dei club più prestigiosi d’America, la Dallas Dreams Gymnastics. Tra le mura dell’impianto gestito dai coniugi Kimberly Zmeskal e Chris Bouredette, le nostre ragazze si sono allenate al fianco del gruppo d’èlite capitanato da Ragan Smith e dalla fuoriclasse juniores Emma Malabuyo, entrambe note al grande pubblico del Trofeo Città di Jesolo. Sofia Arosio (GAL Lissone), Sara Berardinelli (Adesso Sport), Giulia Bencini (Ginn. Civitavecchia), Benedetta Ciammarughi (Olos Gym 2000), Caterina Cereghetti (Centro Sport Bollate), Francesca Noemi Linari, Giorgia Villa, Asia e Alice D’amato (Brixia Brescia) ed Elisa Iorio (Panaro Modena) hanno fatto vedere di che pasta sono fatte incassando -  malgrado gli orari ed il jet lag - ripetuti applausi delle colleghe americane, e mostrando di avere contenuti tecnici di assoluto rilievo. Il gruppo, designato dal DTN Enrico Casella e guidato oltreoceano  dal tecnico Giorgio Citton insieme ai coach Marco Campodonico, Mauro Di Rienzo, Camilla Ugolini e al fisioterapista Alessandro Cervati, si è sottoposto a sessioni di allenamento che andavano dalle 7:00 fino alle 11:30 e poi, per sette sedute su dieci, al pomeriggio dalle 16:00 alle 18:00, escluso il sabato. Insomma, una settimana tutt’altro che light, ammorbidita però dall’accoglienza e dall’ospitalità delle famiglie texane, favolose nell’organizzare party di ogni genere per celebrare la presenza della Squadretta italiana. Non sono mancate, inoltre, le occasioni di svago: dalla visita al futuristico downtown di Dallas, ovvero il centro cittadino, con i suoi grattacieli di oltre duecento metri, al  sito – probabilmente il più famoso della storia americana – che fu teatro dell’assassinio del Presidente Kennedy, passando per un rapido ma appassionante giro nel vecchio far west. E allora ben venga aver perso l’orientamento per vivere una così entusiasmante avventura, un remarkable journey come direbbero gli amici della Dreams Gymnastics. D’altronde, pensando di raggiungere le indie orientali alla fine Cristoforo Colombo scoprì l’America….