Ieri si è svolto all'Università di Roma-Tor Vergata (Facoltà di Medicina) il 1° Seminario del gruppo di lavoro della Società Italiana di storia dello Sport (SISS) per dibattere dei primi risultati ottenuti nell'ambito del progetto di censimento e salvaguardia degli archivi dello sport. La Federazione Ginnastica Italiana, che tra tutte le federazioni è quella che per anzianità, ha forse la maggiore quantità di immagini storiche, era presente al dibattito con il suo Segretario Generale. Michele Maffei ha così portato la propria testimonianza nella duplice veste di dirigente sportivo interessato alla conservazione del patrimonio audiovisivo e di olimpionico di sciabola, protagonista diretto di una pagina di quello stesso patrimonio. “La documentazione è importante, soprattutto, per i più giovani, che, non avendo vissuto l’evento, non ne hanno memoria – ha detto Maffei - Gli archivi, intesi come metafora di approfondimento e conoscenza, perdono spesso la sfida con la fretta dell’era moderna. Ma è lo stesso mondo sportivo a temere, con una forma di ingiustificato protezionismo, che la propria storia, una volta messa a disposizione di tutti, possa venire saccheggiata. L’intermediazione dell’Università in questo senso può essere funzionale ad una fruizione corretta da parte di chiunque volesse dedicarsi alla ricerca dello Sport”.
Alla tavola rotonda hanno partecipato anche Lucia Principe, Sovrintendente agli archivi del Lazio, Claudio Mele, dell'Ufficio Comunicazioni Media del CONI, Patrizia Cacciani, responsabile dell'Archivio storico del LUCE, Antonio Lombardo, Presidente del Corso di laurea in Scienze Motorie dell'Università di Roma-Tor Vergata e Presidente della SISS, Angela Teja, Presidente dell'European Committee for sport History e responsabile del progetto della SISS, Nora Santarelli, incaricata del settore sport della SA, Virgilio M. Pennino, in rappresentanza dell'Accademia Olimpica Nazionale Italiana e numerosi storici dello sport, tra cui Sergio Giuntini, Enzo Pennone, Santino Mariano, Veruska Verratti. Alla fine degli interventi è stato lasciato ampio spazio al dibattito per l'individuazione di strategie comuni che portino alla definizione di un sistema archivistico nazionale, i cui dati vengano poi resi accessibili a tutti. Rientra nel progetto la collaborazione con la Sovrintendenza Archivistica del Lazio (SA) che sta già censendo alcuni dei fondi del CONI. Appare evidente la rilevanza della necessità di salvare gli archivi, fonti primarie per la memoria del nostro Paese, che rischia invece di disperdersi o restare nell'anonimato. Il progetto della SISS è finalizzato anche all'accordo possibile e necessario tra storici, archivisti e mondo dello sport, per una sempre più corretta lettura del fenomeno sportivo, utile alla diffusione della cultura dello sport tra tutti i cittadini.