Sabato scorso, a Fiuggi, la Federazione Ginnastica d’Italia ha siglato un accordo di collaborazione con il Comitato Italiano per l’Unicef. La storica firma del documento tra il Presidente della FGI, Riccardo Agabio, e quello dell’Unicef Italia, Antonio Sclavi, è avvenuta nel corso della cerimonia di chiusura della Festa della Ginnastica, davanti a migliaia di giovani atleti entusiasti. “L’allegria e la serenità che vedo schierata qui davanti a me – ha dichiarato il prof. Agabio nel suo discorso - purtroppo non corrisponde alla condizione di tanti bambini nel resto del mondo. Ci siamo resi conto che quello che facevamo a Fiuggi non era sufficiente ma che allo stesso tempo non potevamo fare di più senza l’aiuto di un organismo internazionale”. Da qui la comunione d’intenti con il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, che si va ad aggiungere ad altre iniziative intraprese dalla Federginnastica - costituita Ente Morale nel 1896 - con organizzazioni benefiche come l’AIDO, per la diffusione della cultura della donazione degli organi, o l’AVIS per la donazione del sangue. L’Unicef Italia, d’altra parte, considera lo sport come uno dei mezzi per raggiungere gli obiettivi di difesa del bambino. Difesa che si poggia, sostanzialmente sul art. 31 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia. Non è stato difficile, dunque, individuare con l’Unicef un programma d’azione comune per collaborare alla promozione e alla salvaguardia dei principi sanciti dalla Convenzione. In primis l’accordo prevede l’istituzione di un gruppo di lavoro interattivo affinché i bambini italiani possano avvicinarsi ad un corretto stile di vita attraverso la pratica sportiva in un ambiente a loro amico, in armonia con il progetto dell’Unicef “sport amico dei bambini” e quello della FGI “salute e fitness”. Verranno intraprese poi iniziative congiunte di comunicazione e di raccolta fondi per diffondere e finanziare le attività dell’Unicef negli altri Paesi, arrivando, addirittura ad immaginare uno slogan comune da presentare, compatibilmente con i dettami della Carta olimpica, ai Giochi di Pechino 2008.