Boris Shakhlin, il grande ginnasta dell’Unione Sovietica, pluricampione olimpico, ci ha lasciati. Si è spento a Kiev, all’età di 76 anni, dopo aver scritto pagine di ginnastica memorabili tra gli anni '50 e ’60. Capace di vincere ben sei medaglie d’oro individuali - tuttora record olimpico per la maschile, battuto solo da Vera Caslaska nella femminile - tra il 1956 e il 1964 ha conquistato un totale di 13 medaglie (7 ori, 4 argenti e 2 bronzi) con il suo attrezzo di punta, il cavallo con maniglie. A Roma nel 1960 e a Tokio, nell’edizione successiva, era sul gradino più alto del cavallo olimpico. Ma in Italia fece suo anche l’oro dell’All-around, delle parallele e del volteggio. In senso assoluto, ai Giochi, il primato delle 13 medaglie è stato battuto soltanto dal connazionale Nikolay Andrianov. Il ginnasta di Ishim, però, ha messo nella sua bacheca personale ben 14 piazzamenti mondiali, con 4 titoli individuali ai Campionati del Mondo del 1958: concorso generale, sbarra, parallele e cavallo. Insolitamente alto per la ginnastica, la sua altezza lo avvantaggiò nella sbarra, ma lo limitò molto al corpo libero.