Nella giornata di ieri, presso il Policlinico San Matteo di Pavia, Andrea La Spada, la ginnasta azzurra infortunatasi durante i recenti Giochi del Mediterraneo è stata sottoposta ad intervento chirurgico dall’Equipe del prof. Francesco Benazzo, il primario del reparto di Ortopedia che lo scorso anno prese in cura Federica Macrì, dopo l’incidente al PalaTreves. Ebbene, l’intervento si è rivelato più lungo e difficile del previsto ma è perfettamente riuscito. La 15enne di Pavia è arrivata in mattinata con ancora il busto Minerva, un collare cervicale applicatole all’ospedale di Chieti, dove era stata immediatamente ricoverata, con l’assistenza del medico federale, la prof.ssa Giovanna Berlutti, del dottor Stefano Dragoni e del fisioterapista della Nazionale Salvatore Scintu. “Andrea – ci racconta mamma Simona – è entrata in sala operatoria alle 9 e 15 ed è tornata su alle 19 e 10. Ha voluto sapere cosa le avrebbero fatto, nei minimi particolari e il prof. Benazzo le ha spiegato tutto. Non era quello che mi avevi detto in un primo momento, gli ha obiettato mia figlia che, come sapete, ha un carattere molto forte, però il dottore si era studiato per giorni la sua cartella e le ha risposto, con il sorriso sulle labbra: fammi lavorare!”. E ha lavorato molto bene, il direttore della clinica pavese, famosa in tutto il Mondo per aver rimesso in piedi più di un calciatore dell’Inter. La Spada è stata quasi 8 ore sotto i ferri. Fuori ad attendere, in corridoio, insieme alla mamma e a papà Roberto, c’era il consigliere federale Ermes Cassani, delegato dallo stesso Presidente. Il prof. Agabio, che era presente a Pescara al momento dell’infortunio e che nei giorni successivi è stato costantemente in contatto con la Società e la famiglia, ha voluto parlare al telefono con i genitori, nella serata di ieri, per accertarsi delle condizioni di Andrea, ribadendo una vicinanza all’atleta che va al di là dei rapporti formali di rito. D’altra parte la piccola campionessa di via Porta, seguita fin da piccola da Monica Vullo e Stefano Barbareschi, è sempre stata circondata da mille attenzioni, a cominciare dall’amica Flavia Di Canio, che le ha fatto compagnia nelle ultime settimane. “Si è sentita spesso anche con Emily Armi, Elisabetta Preziosa e le altre ragazze del collegiale, ma tramite facebook è stata in contatto con tutto il suo Mondo – ci racconta ancora la mamma – Le abbiamo portato il computer in ospedale così sarà on line fino a quando non la dimettono. Vanessa Ferrari l’ha già invitata alla festa per la maturità, in programma a Brescia sabato 25 luglio, e poi so che si è sentita al telefono con molte altre ginnaste, con Alberto Busnari e alcuni ragazzi della nazionale maschile”. La stella lombarda, che, a Silvi Marina, prima di farsi male, aveva conquistato uno splendido argento a squadre, il 4° posto nell’All-around femminile (un decimo e mezzo dietro la francese Pauline Morel) e ben tre finali di specialità, uscirà dal San Matteo tra 4-5 giorni, con un busto speciale che dovrà tenere per un paio di mesi. Il lavoro di riabilitazione potrà iniziare da quando il supporto rigido sarà sostituito con un semplice collare. Circa sei mesi di fisioterapia ci diranno a che livelli potrà recuperare dal punto di vista ginnastico. Di sicuro l’opzione terapeutica del prof. Benazzo è stata finalizzata ad una veloce riabilitazione motoria, che escludesse la necessità di futuri interventi chirurgici, con un decorso post-ospedaliero il più rapido possibile. Naturalmente, considerata l’importanza della paziente, la Federazione ha tenuto informati i vertici del Coni e i colleghi della medicina sportiva. “Domani mi fanno camminare – ci racconta la stessa Andrea con un filo di voce – ho un po’ paura. Della caduta mi ricordo tutto, perfettamente. Sono partita per fare la ribaltata salto carpio. In fondo alla rincorsa ho eseguito un attacco diverso dal solito sulla tavola e in volo mi sono resa conto di aver sbagliato. Per fortuna non sono rimasta tesa con il corpo e raccogliendomi un po’ ho evitato un impatto al suolo più diretto”. Dalla società del presidente Lorenzo Lanza fanno sapere di aver rimandato i festeggiamenti per la medaglia d’argento. “Appena starà meglio organizziamo una bella festa in suo onore – conferma il consigliere della S.G.P. Luca Perregrini,– Ci hanno sconsigliato, adesso, di affaticarla con troppe visite altrimenti nella stanza numero 2 del Policlinico ci sarebbe stata la processione. Tra le nostre preoccupazioni, al momento, c’è quella di inserirla, prima dell’inizio dell’anno scolastico, in una classe ordinaria del Liceo Scientifico Taramelli per evitare di farle perdere anche soltanto un giorno di Scuola. L’istituto è vicino alle strutture ospedaliere, e quindi è anche comodo per la parte riabilitativa”. Per Andrea questo è il secondo infortunio stagionale. Sicuramente più rognoso della frattura del pollice nella quale era incorsa il febbraio scorso in Serie A. I veri campioni però si riconoscono nei momenti di difficoltà e, per quello che ha fatto vedere fino ad ora, in pedana (irresistibile con le sue”sgommate” al corpo libero, tra le più promettenti d’Europa lo scorso anno a Clermont Ferrand) come nella vita, Andrea Francesca La Spada da S.Martino Siccomario è una che si piega ma non si spezza.