Aveva appena vinto il bronzo mondiale nel Concorso Generale di Londra. Yury Ryazanov, 22 anni, è morto oggi in un incidente stradale. Stava guidando verso la sua città, Vladimir, circa 200 Km a est di Mosca, quando si è scontrato frontalmente con un’altra macchina. Il russo era stato tra i protagonisti anche dell’Europeo di Milano, finendo al terzo posto dell’All-around continentale dietro Hambuechen e Keatings. Alla O2 Arena, giovedì scorso, aveva rimontato l’ottavo posto delle qualificazioni, chiudendo sul gradino più basso del podio, alle spalle dell’inglese Daniel Keatings e del campione nipponico Kohei Uchimura, un solo decimo sopra l’altro giapponese Tanaka. Al di là del valore sportivo di questo ottimo ginnasta, quella di Ryazanov è una di quelle perdite oltremodo inaccettabili, considerata la giovane età del ragazzo e la gioia immensa che gli abbiamo visto esprimere, appena cinque giorni addietro, nel portare alla Russia una medaglia, a questo punto, indimenticabile. “Non ci posso credere – ha commentato al telefono Enrico Pozzo – eravamo nello stesso gruppo in qualifica, abbiamo girato insieme. Non che fossimo grandi amici, però qualche chiacchiera, in quella gara lunghissima, durata quasi quattro ore, l’abbiamo anche scambiata. Per lui il 2009 era stato un anno straordinario, terzo in Europa, adesso del Mondo, davanti a Maxim Deviatovski. Oramai era Ryazanov il più forte dei Russi. Un garista vero, come ha dimostrato nella finale a 24, ma soprattutto un bravo ragazzo, quasi timido. Sempre nell’angolino, salutava tutti e s’impegnava davvero tanto per raggiungere certi livelli. Era nel nostro stesso albergo, al Premier Inn di Docklands, allo stesso piano, qualche porta dopo la mia. La sera ci siamo incrociati a cena per tutta la settimana. E adesso non c’è più, mi vengono i brividi”. La Federazione Ginnastica Tutta, attraverso il Presidente Riccardo Agabio, si unisce al cordoglio della famiglia, dei compagni di squadra e dell’intero movimento ginnico russo per la scomparsa di Yury.