Il mondo dello sport è in lutto. Si è spento oggi a Barcellona il Presidente Onorario del Comitato OlimpicoInternazionale, Juan Antonio Samaranch. Aveva 89 anni. Era stato ricoverato all'Ospedale Quiron della città catalana per una grave insufficienza cardiaca. Alla Famiglia Samaranch e in particolare al figlio, Juan Antonio junior, il CONI "esprime le più sentite condoglianze a nome dello sport italiano", si legge in una nota. Appresa la triste notizia, il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Oggi è un giorno di lutto per lo sport mondiale. La scomparsa di Samaranch rappresenta una grave perdita per il mondo olimpico perché lui è stato il vero protagonista del risanamento finanziario del CIO e del rilancio dei Giochi Olimpici come evento universale. Di lui - si legge nel comunicato del CONI - ricorderò sempre il meraviglioso intuito e la sua innata capacità manageriale che gli hanno consentito di diventare uno dei più grandi dirigenti della storia dello sport di tutti i tempi. A nome mio personale e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, in questo momento di profondo dolore, sono vicino al figlio Juan Antonio junior, esprimendogli i più sinceri sentimenti di cordoglio dell'intero sport italiano". Il Segretario Generale del CONI, Raffaele Pagnozzi, anche nella sua veste di Segretario Generale dell'Associazione dei Comitati Olimpici Europei, ha voluto ricordare la figura del Presidente Onorario del CIO: "Samaranch è stato per tutti noi dirigenti sportivi una sorta di padre putativo, un punto di riferimento continuo e costante per chiunque appartenesse al mondo olimpico. Nei suoi venti anni di presidenza ha saputo imprimere una svolta decisiva e determinante al CIO, ai Giochi Olimpici, modernizzando un movimento che stava per entrare in crisi tra boicottaggi e veti incrociati. E' stato poi un grande sostenitore, insieme ad Onesti, della nascita dell'Associazione dei Comitati Olimpici Europei, al quale non ha fatto mai mancare il suo apporto in termini di consigli e di idee. Lo sport oggi piange uno dei suoi più grandi campioni di diplomazia". Anche il Presidente della Federazione Ginnastica d’Italia, nonché Vice Presidente Vicario del Coni, il prof. Riccardo Agabio, esprime alla Famiglia Catalana tutto il suo cordoglio, anche a nome del Consiglio Direttivo Federale FGI, associandosi al dolore dei vertici del CONI e del CIO. "Non ci sono parole per esprimere l'immenso dolore che prova la famiglia olimpica". Lo ha detto proprio ilPresidente del Comitato Olimpico Internazionale Jacques Rogge - "Sono profondamente addolorato per la morte di colui che fece prosperare le Olimpiadi dell'era moderna - si legge nella nota pubblicata dal sito web del CIO - èstato per me fonte di ispirazione. Grazie alla sua eccezionale visione e il suo straordinario talento, Juan Antonio Samaranch è stato l'artefice di un movimento olimpico forte e unito. Posso solo rendere omaggio alla sua opera e alla sua eredità straordinaria. Abbiamo perso un grande uomo, un amico che ha dedicato la sua vita, lunga e ricca, alle Olimpiadi".  Juan Antonio Samaranch Torelló era nato a Barcellona il 17 luglio 1920 e dunque avrebbe compiuto fra tre mesi 90 anni. E' stato un dirigente sportivo e politico spagnolo, ha ricoperto la carica di Presidente del Comitato Olimpico Internazionale dal 1980 al 2001 e di recente era stato nominato presidente onorario a vita del CIO stesso. Nel 1991 è stato insignito del titolo di Marchese di Samaranch. L'ex presidente del CIO è cresciuto in una famiglia benestante; ha studiato alla IESE Business School di Barcellona. Si è sposato con Maria Teresa Salisachs Rowe (venuta a mancare nel 2000 durante le Olimpiadi di Sydney). Lascia due figli ed uno di loro, Juan Antonio SamaranchSalisachs, è attualmente membro del CIO.  Dopo aver praticato numerosi sport da giovane (calcio, boxe, pattinaggio a rotelle, vela, sci, golf, equitazione), ha intrapreso la carriera di giornalista: è stato anche inviato speciale alle Olimpiadi di Helsinky nel 1952. E' stato successivamente nominato presidente della Federazione Spagnola di Pattinaggio e nel 1956 è scelto come capodelegazione ai Giochi olimpici di Cortina (carica che ricoprirà anche a Roma nel 1960 e a Tokyo nel 1964). Tra il 1955 e 1962 ricopre l'incarico di consigliere allo sport per il Comune di Barcellona, e proprio nel 1955 svolge un ruolo fondamentale nell'organizzazione della seconda edizione dei Giochi del Mediterraneo, disputatisi proprio nella città catalana. Nel 1966 viene eletto membro del CIO e nel 1967 riceve l'incarico di Delegato Nazionale per l'Educazione Fisica e lo Sport (cioè Ministro) da Francisco Franco. Resta in carica fino al 1971, poi tra il 1973 e il 1977 e' Presidente del Consiglio Provinciale di Barcellona e nel 1977 viene inviato come ambasciatore in Unione Sovietica e Mongolia. Nel frattempo e' stato già nominato Vice-Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, del quale diviene Presidente nel 1980. Grazie al suo impegno a sostegno del movimento Olimpico il Re di Spagna Juan Carlos gli ha conferito il titolo di "Marchese di Samaranch" nel 1991. Samaranch ha ricoperto la carica di Presidente del CIO dal 1980 al 2001, anno nel quale gli e' succeduto il belga Jacques Rogge. E' stato eletto Presidente del CIO nel corso della 83.ma sessione del Comitato Olimpico Internazionale tenutasi a Mosca tra il 15 luglio e 18 luglio del 1980, poco prima delle Olimpiadi. I candidati all'elezione erano cinque: Lance Cross, Marc Hodler, James Worrall, Willi Daume e Samaranch. Cross rinuncio' poco prima del voto. Samaranch vinse alla prima votazione: ebbe 44 voti contro 21 (sui 77 totali) dello svizzero Marc Hodler, presidente della Federazione Internazionale Sci dal 1951. Uno dei suoi più grandi meriti è stato quello di risanare il CIO dal punto di vista finanziario, salvandolo dalla crisi in cui versava dalla fine degli anni settanta.  Così i Giochi olimpici sono cresciuti fino a diventare il più grande evento planetario grazie alla progressiva apertura agli sponsor e ai media. A questo proposito fu anche fondamentale la strategia di Samaranch di aprire le Olimpiadi agli sportivi professionisti. Anche se i Giochi olimpici del 1976, del 1980 e del 1984 sono stati segnati da pesanti boicottaggi, il numero di atleti partecipanti e di nazioni aderenti al CIO è progressivamente aumentato durante la presidenza Samaranch. "Era un uomo di sport, di grande intelligenza e capacità organizzativa". È il ricordo di Franco Carraro - "Ha capito l'importanza sociale dello sport ma anche gli aspetti economici che lo sport poteva rappresentare. Ha fatto del movimento olimpico un movimento universale sia come diffusione  che come importanza sociale, economica, epica. Le Olimpiadi sotto la sua gestione sono diventati un fenomeno quasi ineguagliabile perché il mondo ogni 4 anni si ferma, tutti i capi di Governo sono alla cerimonia e tutto questo è dovuto al suo operato.  Adesso il CIO è un'organizzazione straordinaria e le Olimpiadi sono quello che oggi sappiamo. Un ricordo personale? Sono amico suo dal 1964, è entrato nel CIO nel '66 e ricordo che aspettava nella stanza accanto a quella in cui veniva eletto. Fu fatta una deroga a suo favore perché solo i paesi che avevano organizzato le Olimpiadi potevano avere due rappresentanti e la Spagna ne aveva già uno. Domani parteciperò ai suoi funerali a Barcellona". Il vice presidente del CIO, Mario Pescante, ha ricordato la figura di Samaranchai microfoni dell'Agenzia GRT:  "La sua lunga presidenza del Cio lo consegna alla storia come uno dei più grandi dirigenti di sempre dello sport mondiale. E' stato uno dei pochi dirigenti sportivi a cui sono stato attaccato – dice Pescante - moltissimi membri del CIO, come me, devono a lui la propria nomina e dunque c'è un rapporto diverso rispetto agli altri". "Quando il Cio scelse Rio e non Madrid per ospitare i Giochi del 2016, Samaranch rimase dispiaciuto, ma quella non può  essere considerata una sua sconfitta, visto che da presidente onorario non ha svolto una parte attiva nel ruolo del CIO". Samaranch ha sempre mantenuto un rapporto molto stretto con la comunità internazionale di ginnastica. Nel 1983, l'ex presidente FIG Yuri Titov lo nominò membro onorario. Nel 2006, il presidente Bruno Grandi (ITA) volle Samaranch ospite d'onore alla festa del 125° Anniversario della fondazione della FIG a Ginevra.