Il 22 luglio si sono conclusi i “Centri Estivi Federali GAM”, svoltisi presso la palestra “P. Baldassari”, sede societaria della ASD Nardi Juventus di Porto S. Giorgio. Tre periodi di intenso lavoro ove si sono alternati innumerevoli allenamenti, svariati eventi dialogici e di confronto tra tecnici, appuntamenti di verifica per i ginnasti, fasi ludico-ricreative e di gruppo; il tutto sviluppato in una contestualità di formazione tecnica improntata sulla giusta miscellanea fra teoria e pratica. Alcune cifre: 75 sono stati i ginnasti monitorati, 27 i tecnici che hanno interagito con le nostre giovani “promesse” ed indubbiamente un numero cospicuo anche di istruttori in corso di formazione che, sotto la guida del prof. Giovanni Innocenti (responsabile del campus) e la prof.ssa Alessandra Cianchettini (coreografa preposta), sono riusciti a dar vita ad valido “circolo virtuoso” nella partecipazione vissuta del nostro laboratorio campale per eccellenza: “la palestra di ginnastica”! E in questo luogo si sono succedute le varie sedute d’allenamento per un totale di 56 ore in ciascun octo-ciclo; caratterizzate dallo sviluppo di un programma d’attività che, con le debite modifiche operative, ha voluto seguire il canovaccio previsto per le squadre nazionali junior e senior cosi come per i gruppi nazionali B e C. Nell’itinerario di lavoro giornaliero, ove sono andate in scena le normali routine di preparazioni fisica e tecnica, è stato altresì possibile integrare il tutto con la coreografica nelle sue plurime accezioni, il “balance training”, l’allenamento propriocettivo e, infine, l’applicazione di protocolli metodologici sottesi alla creazione di un database utile ad una ricerca scientifica FGI – SdS - UNIPI. Numerosi pure i “focus group” espletati durante le ore di palestra, sia sulla nuova concezione del metodo condizionante cosiddetto ”a blocchi”, sia sul “problem solving” mirato. Inoltre è doveroso porre l’attenzione sulla formulazione estemporanea di una nuova allegorica tipologia di gara, elaborata durante una delle consuete cene, pantagrueliche e dionisiache, consumate presso l’autoctono hotel Garden e da noi tutti così denominata: “torneo nazionale dei ginnasti scassettati”! Un circuito di scontri diretti a squadre che ha visto profilarsi la seguente classifica generale: “Ragadi furiose” (gold medal); “Lombatine al pepe verde” (silver medal) e “Sculaccianguille” (bronze medal). Per la formazione: una variegata esposizione di “dati originali” concernenti diversi ambiti. Il primo tra tutti ha riguardato lo stato dell’arte circa il progetto di ricerca longitudinale UNIFI - FGI, ormai avviato un anno fa, concernente la correlazione statistica fra polimorfia genica prestativa ed il carico allenante nella ricerca, diagnosi e prognosi del talento per la GAM. Interessanti i passaggi sulla triade planning – tapering – timing e sulla complementarietà della capacità di carico con gli  “youth age group”. A seguire il dibattito su due pubblicazioni scientifiche attuariali sulla prevenzione microtraumatica e preparazione fisica ausiliaria nella Ginnastica Artistica. Il tutto coniugato alle normali unità didattiche, di studio ed esperienziali previste dal piano di formazione dei quadri tecnici FGI ed opportunamente ampliate dal “Didattica multimedia”. A completare il quadro l’intervento estensivo sulla coreografia e gli approfondimenti su taluni aspetti riguardanti il “coaching” e le dinamiche di “verifica-valutazione”. I vari moduli didattici sono stati svolti dai docenti Giovanni Innocenti, Alessandra Cianchettini e Andrea Massaro. La Commissione esaminatrice, presieduta dal prof. Vincenzo Garino (Presidente del CR Marche), visti gli attestati dei candidati esaminati, ha licenziato ben 22 nuovi “Tecnici Federali” GAM. A suggellare l’importanza di tale appuntamento non potevano mancare le visite sentite e proficue, profuse dal Consigliere Federale, addetto alla sezione GAM, prof. Giuseppe Cocciaro, e del DTNM prof. Fulvio Vailati. Insomma, superfluo sarebbe dirci che è andato tutto bene! Necessario, invece, ritengo sia sottolineare che, a fronte di tante risposte che abbiamo cercato di dare alle varie problematiche presentateci durante questo full immersion, fortunatamente ancora molte sono le domande che ci poniamo al fine di poterci concedere le migliori opportunità, da gestire seguendo principi ispiratori fondamentali ma cercando di esaltare la personalizzazione contestuale.