Il volo delle farfalle stupisce i dominatori dell'aria
Se non fosse uno sport olimpico – e che sport, con le sue interpreti in allenamento continuo per otto ore al giorno, 11 mesi all’anno – potremmo addirittura dire che la Ginnastica Ritmica trova sulla ribalta di un teatro il suo habitat naturale. L’eleganza delle farfalle azzurre si sposa magicamente con il proscenio della grande sala Santa Cecilia. L’Auditorium Parco della Musica di Roma è tutto per loro, anche se la serata, intitolata “l’Emozione in un battito di ali”, è uno splendido Concerto organizzato dalla Banda dell’Aeronautica Militare. Il programma comincia con la marcia d’Ordinanza dell’A.M., poi la giornalista Milena Minutoli, presentatrice della serata, introduce la narrazione storica di Luca Word, attore e doppiatore che con la sua splendida voce ripercorrerà la storia dell’aviazione militare dagli albori fino ai tempi moderni. Tra un ricordo e l’altro l’orchestra diretta dal Ten. Col Patrizio Esposito ha deliziato la platea con Paganini, Gershwin e Ravel. In prima fila con il generale Giuseppe Bernardis sedeva il Presidente della Federazione Ginnastica d’Italia, accompagnato dal Segretario generale FGI Michele Maffei. Poco più in là, tra molte altre autorità civili e militari, la nazionale di scherma e il presidente della Fitarco Mario Scarzella. Ma i personaggi più attesi, le vere protagoniste del Gala erano sul palco, verso la fine dello spettacolo, quando i musicisti, dopo un delizioso cameo del soprano Cecilia Gasdia e un’esecuzione voce e piano del maestro Enrico Giaretta, hanno lasciato la scena alle Farfalle dorate, le ginnaste di Emanuela Maccarani gemellate, per l’occasione, alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, ossia le cosiddette Frecce Tricolori. Prima dell’esibizione delle campionesse del Mondo l’allenatrice di Rho ha ringraziato la Federginnastica e in particolare il suo Presidente, il prof. Agabio, per aver creduto nella forza di un gruppo da lei stessa definito granitico: “Il nostro segreto è il lavoro – ha proseguito la Maccarani – Un segreto che ci ha permesso di arrivare in cima al mondo. La strada per Londra rimane in salita, la concorrenza, infatti, si farà sempre più agguerrita e noi saremo la squadra da battere. Il prossimo anno, in Francia, dovremo rientrare tra le prime sei per accedere direttamente ai giochi del 2012. Se poi, come sempre, punteremo al podio è solo perché volare in alto fa parte del nostro DNA”. Dello stesso avviso la capitana Elisa Santoni per la quale, però, oltre al lavoro ci sono altri valori all’interno dello spogliatoio, a cominciare dalla complicità e dall’intesa: “Tra di noi – spiega il primo aviere del Labaro – c’è un’amicizia che va al di là del palazzetto. Ed anche in pedana non siamo mai 5 ginnaste ma un solo cuore che batte!”. Parole che commuovono gli astanti, affascinati dall’esperienza e dalla grinta delle ginnaste azzurre. Quattro di loro – la stessa Sasà, Elisa Blanchi, Daniela Masseroni ed Angelica Savrayuk - fanno parte dal 26 marzo 2007 del Gruppo Sportivo A.M. di Vigna di Valle. Le altre – Giulia Galtarossa (Ardor Padova), Romina Laurito (Virtus Gallarate) e Marta Pagnini (S.G. Etruria) – hanno dato il loro contributo per mettere in scena una serie di performance da lasciare a bocca spalancata. Dopo le composizioni individuali e d’insieme, tra nastri, palle, cerchi e clavette, un tourbillon di body luccicanti e costumi, è arrivata la standing ovation dei tanti presenti in sala. L’Inno di Mameli, lo stesso risuonato all’Olympiyski Complex di Mosca il 25 settembre scorso, al termine dell’All-around mondiale, nel silenzio sbigottito del gotha dei piccoli attrezzi, ha chiuso una splendida festa all’insegna del volo.