La Federazione Ginnastica d’Italia ha deciso di avviare un rapporto di collaborazione tecnica con Valerian Nicolae Forminte, l’ex allenatore della nazionale rumena, sostituito lo scorso anno da Octavian Belu. Il palmares del professore di Costanta parla da sé: 106 podi all’attivo tra Olimpiadi, Mondiali ed europei junior e senior, 16 medaglie olimpiche, di cui sei d’oro, tra Sydney, Atene e Pechino, 7 Campionati del Mondo e altrettanti continentali sulla panchina della Romania, dal 2006 in qualità di head coach. Forminte, che attualmente vive a Cesena e presta la sua consulenza per un consorzio di Società del Comitato Regionale Emilia Romagna, dal 1° gennaio 2011 svolge anche un ruolo di supporto tecnico alle Nazionali maggiori della Femminile, sia durante gli allenamenti colleggiali sia nel periodo estivo. Un’attività addestrativa che, in perfetta sintonia con il DTN Fulvio Vailati, sarà svolta in affiancamento alle struttute preesistenti. Un valore aggiunto non indifferente per i già bravi tecnici azzurri. “Amo molto il vostro Paese – ci ha confidato Nicolae, in una pausa di lavoro al Centro Tecnico Federale di Roma – e sono più di 20 anni che intrattengo rapporti di solida amicizia con l’Italia. Ed è per questo che ho scelto di venire qui e , in un momento difficile della mia carriera, questa stima, tra l’altro reciproca, mi ha davvero lusingato. Spero di poter dare un contributo sufficiente a ripagare tanto affetto. La Federazione rumena, lo scorso anno, ha optato per un cambio tecnico radicale. È nei suoi diritti e facoltà, l’importante, per me, è di non aver dato loro alcun motivo per indirizzare, in un senso o nell’altro, questa scelta. Ho sempre onorato i miei impegni. Certo, in Romania se vinci una medaglia d’oro ti rimproverano di non averne conquistate due. È la mentalità vincente di una scuola di grande tradizione. Una mentalità che porto sempre con me e che devo far convivere con le difficoltà oggettive dei cicli generazionali”. Vincere quando hai buone ginnaste è facile, il difficile viene quando lo devi fare per forza anche con nidiate meno buone. Forse in Italia questa pressione si avverte di meno, ma l’esperienza di un vincente come Forminte non può che arricchire il patrimonio tecnico azzurro. “Non voglio certo imporre qui la ginnastica rumena – continua l’allenatore, che tra le sue creazioni può vantare nomi del calibro di Daniela Maranduca, Simona Amanar, Lavinia Milosovici, Gina Gogean, Andreea Cacovean; Anamaria Bican, Alexandra Dobrescu, Claudia Presecan, Corina Ungureanu, Maria Olaru, Andreea Raducan, Steliana Nistor, Anamaria Tamirjan, Gabriela Dragoi, Sandra Izbasa, Ana Porgras, Raluca Haidu, Amelia Racea e tante altre – Ogni realtà ha le sue peculiarità e l’Italia deve proseguire sulla strada intrapresa. Il lavoro buono per una ginnasta può non essere idoneo ad un’altra. È il tecnico che deve adattarsi alle atlete che prepara, non il contrario. Certo, la Federazione Internazionale, attraverso il Codice dei Punteggi, influenza i nostri metodi di allenamento. Ad esempio, ritengo che le richieste alle parallele asimmetriche siano oramai talmente sproporzionate rispetto agli altri esercizi che chi possiede specialiste degli staggi riesce a fare la differenza. Eppure sono altri, penso a trave e corpo libero, gli attrezzi caratteristici della femminilità nell’Artisitca, mentre le parallele sono un ibrido con la maschile. Un tempo c’era maggiore equilibrio e, di consegunenza, uscivano atlete più complete”. Forminte, nella sua nuova avventura italiana, sarà affiancato da un’altra tecnica di assoluto valore, la professoressa Liliana Cosma, un’altra allenatrice made in Romania dal curriculum invidiabile. “La mia vita è cambiata – conclude con una punta di amarezza Nicolae – ho lasciato la mia Patria, gli amici e la famiglia ma sono in pace con me stesso. Ho voglia di ricominciare, di rimettermi in gioco, con un grandissimo rispetto nei riguardi dei miei nuovi colleghi”. Il Presidente Agabio, per correttezza, ha scritto una lettera al suo collega rumeno, Adrian Stoica, per informarlo del progetto.