La celebrazione per i 150 anni dell’Unità d’Italia ha coinvolto anche la Ginnastica azzurra, in vari modi e forme. Dai festeggiamenti della Reale Ginnastica di Torino, che in concomitanza con la festa nazionale del 17 marzo ha celebrato il suo 167° di fondazione (nata nel 1844 è, infatti, la società più antica del nostro Paese) all’Associazione Ginnastica Biancoverde di Imola, le cui atlete si sono presentate all'allenamento quotidiano sfoggiando una nuova divisa "tricolore" dedicata all'avvenimento ed appositamente realizzata. Dopo aver seguito con particolare attenzione il breve discorso del presidente Mauro Terziari e dell'allenatrice Eleonora Gatti sui valori fondamentali legati all'Unità del Paese ed sugli oneri ed onori che comporta l'appartenenza al nostro Popolo, in una palestra addobbata di bandiere e coccarde tricolore, le atlete, l'allenatrice ed i dirigenti societari si sono schierati al centro del campo d'allenamento ed hanno ascoltato e cantato con particolare convinzione l'inno di Mameli, suscitando forti emozioni in tutto il pubblico presente. Contestualmente a Vicenza, il venerdì 18, andava in scena, tra le varie iniziative di carattere artistico - culturale, una coreografia ginnica nata dall’idea di mettere insieme le diverse competenze di atleti appartenenti ad Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate alla Federazione Ginnastica d’Italia, Federazione fondata in Veneto nel lontano 1869. Grazie alla cooperazione tra alcuni sodalizi vicentini che hanno risposto all’invito (Umberto I di Vicenza, Vicenza Ginnastica di Vicenza, Audace di Torri di Quarteso, Saltimbanco di Thiene) e con la regia della prof. Lorella Saccuman, ha preso forma un suggestivo lavoro sviluppatosi sulle note di un grande compositore italiano che seppe interpretare gli ideali del Risorgimento per trasmetterli all’eternità attraverso la sua musica: Giuseppe Verdi. La coreografia si è aperta con l’immagine della Patria, rappresentata da una donna di bianco vestita ed è proseguita in un susseguirsi di forme e di materiali, tutti rigorosamente di colore bianco, rosso e verde. Così come fu nella storia, anche nella rappresentazione ginnica sono stati gli ideali di libertà a guidare le “gesta” dei ginnasti che, nel fermento della coreografia, hanno costruito una grande bandiera, formata da mille drappi disegnati dai ragazzi delle scuole vicentine di ogni ordine e grado.