Jordan Jovtchev esce di scena. Il ginnasta bulgaro, record man di presenze ai Giochi Olimpici (ben 6 partecipazioni consecutive, eguagliate solo dalla uzbeka Oksana Chusovitina) è salito sul castello degli anelli per l’ultima volta a Sofia, sabato scorso, alla vigilia del suo 40° compleanno. L’atleta, che dal 2009 ricopre anche l’incarico di Presidente della Federazione Bulgara, si avvia alla pensione con tre bronzi e un argento olimpici sulle spalle, oltre a più di venti medaglie tra Campionati del Mondo e tornei continentali. Memorabile proprio il secondo posto conquistato alle Olimpiadi di Atene, nel 2004, applaudito in diretta dallo stesso Jury Chechi, incredulo che la medaglia d’oro fosse andata nelle mani del greco Tampakos. Jordan ha fatto il suo debutto a cinque cerchi all’età di diciannove anni, durante l’edizione di Barcellona 1992. Solo due quadrienni più tardi avrebbe vinto i primi due bronzi della sua carriera olimpica, uno agli anelli e uno al corpo libero, in occasione di Sydney 2000. “Sono stanco e non ho voglia di continuare” – ha dichiarato l’ex ginnasta di Plovdiv, che a Londra chiuse al 7° posto, distante 6 decimi dal nostro Morandi. “Anche se molto probabilmente tutto questo inizierà a mancarmi molto presto!” . Strizza l’occhio, il grande Jovtchev, che ha gareggiato a lungo anche nella nostra Serie A, tra le file della Varesina . "Sono appena tornato dalla sua festa, in Bulgaria - ci racconta proprio Chechi, che abbiamo raggiunto telefonicamente - dove sono forse più conosciuto che in Italia, proprio per quel gesto in favore di Jordan che feci ad Atene. Ginnasta completo, molto serio, professionale, ma anche divertente nel privato. Credo che una figura carismatica come la sua mancherà molto al mondo dell'Artistica Maschile".


 


 


di Pier Luigi Girlando