Il mondo della Ginnastica piange il piccolo Andrea
La vita di Andrea De Pietri, quindicenne di Carpi nel Modenese, giovane promessa della ginnastica artistica italiana, si è spezzata su una strada di campagna ieri mattina mentre andava a scuola. Erano quasi le sette e mezza, Andrea guidava il suo scooter diretto all'Istituto agrario Strozzi di Palidano, vicino Mantova, quando si è scontrato con una corriera che veniva dalla direzione opposta. A causare lo sbandamento dello scooter potrebbe essere stata una buca nell'asfalto: la Strada Romana Nord, teatro dell'incidente, è l'unico collegamento secondario tra la provincia di Modena e quella di Mantova e, nonostante interventi di manutenzione, è ancora dissestata. La scomparsa di Andrea ha straziato la famiglia, papa, mamma e la sorella di tredici anni e tutta la palestra La Patria, storica società sportiva dove il sedicenne si allenava. «Non riusciamo a realizzare quello che è successo - dice la presidente Cristina Luppi - Andrea veniva alla Patria da quando era piccolo, era uno dei nostri atleti dell'agonistica. Aveva uno splendido futuro davanti». «ANDREA, uno dei nostri atleti, da oggi farà le sue acrobazie sulle nuvole del paradiso...». E il toccante messaggio 'postato' nella pagina Facebook della società sportiva La Patria. La palestra di via Nuova Ponente era per Andréa la sua seconda casa. Aveva cominciato a salire sulle parallele a cinque anni e da allora non aveva più smesso, diventando una punta di diamante della squadra di ginnastica artistica, riportando anche buoni risultati agonistici che gli avevano portato tante soddisfazioni. «Andrea ha mostrato subito la sua bravura ed è stato selezionato da Über Barbolini, istruttore di ginnastica artistica e giudice internazionale della Federazione ginnastica d'Italia, per fa parte del gruppo agonistico», spiega Elisa Menozzi, una delle insegnanti che lavorano all'interno della società sportiva. «Ha cominciato a crescere e a partecipare alle gare di squadra di serie C — spiega l'insegnante con commozione — raggiungendo buoni livelli: la squadra è arrivata tra le prime dieci ai campionati nazionali dell'anno scorso». A un certo punto addirittura, visti gli ottimi risultati conseguiti la palestra di Carpi gli era diventata troppo 'stretta': «Per questo motivo gli abbiamo consigliato di andare alla Panaro di Modena, dove avrebbe potuto allenarsi meglio e raggiungere anche la serie A — prosegue Elisa Menozzi — E lui alla fine ha ascoltato il nostro consiglio ma dopo un periodo a Modena è tornato alla Patria. Forse non riusciva a conciliare i tempi della scuola a Mantova con gli allenamenti a Modena, così ha preso la decisione di rientrare alla base, nella sua palestra d'origine». Gli allenatori sono stati da un lato dispiaciuti, spiega Elisa Menozzi, perché «sapevamo che da noi non avrebbe potuto raggiungere gli stessi risultati» dall'altro contenti di riavere Andrea a casa ad allenarsi nella palestra della sua città. «E a quando era tornato — continua l'insegnante di ginnastica — aveva iniziato a fare l'aiuto istruttore, ci affiancava con i bambini, era molto bravo. Continuava a vedere il suo futuro nel mondo della ginnastica ma forse più come insegnante». L'ultima esibizione di Andrea era stata sotto i riflettori di piazza Martiri alla notte bianca di una settimana fa e venerdì pomeriggio, il giorno prima dell'incidente, era venuto in palestra come al solito. La palestra rimarrà chiusa qualche giorno in segno di lutto.
(Il Resto del Carlino di Modena)