Il 7 agosto scorso, all'età di 96 anni, ci ha lasciato Jakob Gunthard, pluricampione svizzero nonchè medaglia d'oro alla sbarra ai Giochi Olimpici di Helsinki del 1952. Di seguito pubblichiamo un pensiero di Gianfranco Marzolla unendoci al cordoglio della Federazione Svizzera.


 


“Vivo questa grave perdita come una ferita personale che si verifica solo quando si perde una persona cara che ha inciso profondamente nella nostra vita. Certe persone sono talmente forti che sembra impossibile abbatterle ma, in questa competizione, nessuno di noi può vincere e non rimane che il ricordo, la profonda stima e l’immutabile rispetto a confortarci. Non a caso parlo di rispetto riferendomi a Jack, perché è forse stato il sentimento più forte che ho nutrito nei suoi confronti e che, specialmente nel mondo attuale, è cosa sempre più rara. Nel tempo tutto questo si è trasformato in un affetto che ci ha accomunato e che ci seguirà sempre. La sua vita sportiva, a livello personale, non ha bisogno di essere ricordata e la sua parentesi alla guida della Squadra Nazionale italiana ha rappresentato una svolta importante e un’epoca indelebile, caratterizzata da una ricerca costante della perfezione attraverso il lavoro. Un nuovo sistema di allenamento, una nuova concezione della progressione programmatica e ancora tanto lavoro che ha portato alla fantastica medaglia di squadra a Roma per proseguire con le affermazioni di Franco Menichelli e di Giovanni Carminucci negli anni a seguire. Una personalità senza compromessi, senza ombre ed estremamente corretta sia nella visione del dovere che nel corrispondente riconoscimento dei meriti raggiunti. La sua apparente rigidità ha plasmato personalità e caratteristiche molto differenti, sapendo creare un’unità di squadra che ha superato non solo la sola parentesi sportiva, ma legando tra loro quel gruppo di atleti in modo indissolubile per in resto della loro vita. Da lui ho imparato tanto, in ogni ruolo e ad ogni età, accorgendomi costantemente di quanto profonda fosse la sua professionalità e umanità. Nel comunicare la triste notizia a Franco Menichelli ci siamo uniti nel ricordo di una persona che sentiamo ancora vicina e presente nei nostri cuori. Anche a Suo nome, e in modo sincero, desidero esprimere alla Schweizerischer Turnverband tutta la nostra solidarietà. Posso solo concludere dicendo, un’ultima volta, ciao maestro di vita… ciao amico mio”.




Gianfranco Marzolla