Il countdown a cinque cerchi è iniziato: meno 12 mesi alla scelta della città organizzatrice delle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2024. Il 13 settembre 2017, esattamente tra un anno, i membri del CIO, nell’ambito della 130ª sessione di Lima, decideranno la città che ospiterà la XXXIII edizione dei Giochi. Una data importante per il Comitato promotore che, allo scoccare della mezzanotte di oggi, ha rilanciato sui canali social il sogno di Roma 2024 con un video dedicato ai protagonisti di quella che vuole essere la più grande festa dello sport: i ragazzi di oggi, gli atleti e i campioni di domani. “Tutto sarà eccetto l'Olimpiade dei costruttori – ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò a margine della presentazione del censimento sugli impianti sportivi della capitale, allo stadio Flaminio - È il comune che dovrà governare questo processo, noi del mondo dello sport ne siamo completamente fuori. Quali sono gli imprenditori romani che hanno dato la disponibilità per investire nel progetto di candidatura? Nessuno, perché per qualsiasi cosa si dovrà fare un bando pubblico. Ma non sta a me stabilirlo: le regole di queste gare sono date dall'amministrazione comunale in accordo con l'Anac di Cantone. Il sindaco Marino – ha proseguito il numero uno dello Sport Italiano - propose di mettere il villaggio in un'area tra Grotta Rossa e Saxa Rubra, ma le associazioni ambientaliste non volevano il villaggio in quel luogo. E poi bisogna fare i conti con l'oste, ovvero il Cio e i suoi membri: solo io e Luca Cordero di Montezemolo abbiamo rapporti con questi signori. Spendere i soldi senza possibilità di successo della candidatura non mi sembra giusto. Se entro il 7 ottobre il Comune non firma le garanzie, non si può andare avanti. O meglio, le possibilità ci sono: si potrebbe creare un commissario governativo che proceda alla continuazione del dossier, ma non lo riteniamo giusto, perché' vogliamo avere rispetto di tutti". Su un totale di 6.336 spazi fisici dedicati allo sport nella città di Roma, solo il 20,6% (1.308) sono fisicamente accessibili ad atleti disabili e appena l'8,7% (550) sono dotati di servizi per le persone diversamente abili. Questi i dati emersi dal censimento per gli impianti sportivi del comune di Roma, realizzato dal Coni e dal comitato promotore della candidatura olimpica per i Giochi del 2024 e presentato questa mattina allo Stadio Flaminio. Il report ha messo inoltre in evidenza come, su un totale di 772 spazi dotati di tribune, solo il 28% (216) sono risultati fisicamente accessibili al pubblico disabile e appena il 13,1% hanno anche servizi igienici accessibili. "Il 70% degli impianti per ospitare l'Olimpiade del 2024 sono disponibili, ma non pronti. Lo dimostra il Flaminio: oggi avremmo voluto organizzare questo incontro dentro allo stadio ma non è stato possibile. Lo rimetteremo a posto se Roma vincerà i Giochi, altrimenti la ristrutturazione sarà a carico del comune e della collettività". Lo ha detto il presidente del Comitato promotore per la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024, Luca Cordero di Montezemolo. "La trasparenza per l'Olimpiade del 2024? E' già stato nominato un comitato di garanti, formato da autorevoli esponenti del mondo giuridico e presieduto dal vice presidente del Consiglio superiore della magistratura - ha aggiunto l'ex presidente della Ferrari - L'organizzazione dei Giochi sarà poi monitorata dal board olimpico costituito dal governo, dalla città di Roma e dalla regione e dal Coni. Abbiamo previsto un budget di 5.3 miliardi di euro. La cifra è suddivisa in costi di investimento, a carico dello Stato e non dell'amministrazione comunale, e costi operativi, interamente coperti dal contributo di 1.7 miliardi di euro del comitato olimpico internazionale, dal merchandising, dai biglietti e dalle sponsorizzazioni".