Il ginnasta azzurro dopo il bronzo: "Una tappa importante verso Atene"
Gli ultimi campionati Europei di ginnastica artistica, disputati a Lubiana, non hanno solo visto il rientro di Yuri Chechi alle competizioni ufficiali con un risultato lusinghiero, ma anche la conferma di Matteo Morandi ad altissimi livelli. Dopo il bronzo conquistato agli ultimi Mondiali, per lui è arrivata un'altra terza piazza. La commenta così a Datasport.
Come giudichi questo risultato?
"Molto positivamente. In vista di Atene questa era una tappa di passaggio importante. Il fatto di essere arrivato in finale e aver conquistato una medaglia costituisce di sicuro una vetrina importante. Con la squadra siamo andati molto bene nonostante avessimo alcuni assenti eccellenti. Questa volta la lotta è stata estremamente serrata, con quattro-cinque nazioni nel giro di mezzo punto".
Peraltro tu ti sei presentato reduce da un infortunio al tallone. Come va ora?
"Sto recuperando. Al momento lo tengo ancora fasciato e mi dà qualche problema negli arrivi ma va molto meglio. Quando mi sono fatto male in allenamento ero davvero preoccupato perché non riuscivo quasi a camminare. Poi grazie anche al mio massaggiatore sono riuscito a rimettermi per gli Europei ed è andato tutto bene".
Adesso quali sono le prossime tappe di avvicinamento per Atene?
"Il 22 maggio avremo gli assoluti a Meda, un altro impegno importante. Mentre verso luglio sono in programma un incontro con la Germania e uno con la Spagna".
Dopo i risultati importanti conseguiti ai Mondiali e agli Europei quali sono i tuoi obiettivi per le Olimpiadi?
"Prima di tutto andarci… Questo è l'obiettivo primo. Poi, una volta che sarò lì, penserò al resto. Chiaro che in un appuntamento del genere tutti puntano a fare il proprio meglio. L’importante sarà fare bene con la squadra per raggiungere la finale degli anelli".
Quali sono secondo te gli avversari più pericolosi?
"A livello mondiale non ci sono molti più forti degli atleti europei. Si può forse inserire qualche americano, ma diciamo che i primi otto dei campionati Europei dovrebbero essere gli stessi che si daranno battaglia ad Atene. C’è il russo Safoshkin (argento agli Europei – ndr) che è la rivelazione del momento. Per fortuna mancherà Van Gelder visto che la squadra olandese non si è qualificata".
Come giudichi il ritorno di Yuri Chechi alle gare? Quanto può incidere anche sulla squadra?
"Yuri è un grandissimo professionista, con alle spalle una carriera ventennale. La sua esperienza è tale che, non solo in gara, ma anche durante la preparazione un consiglio da parte sua può essere sempre prezioso".
E per quanto riguarda le sue possibilità a livello olimpico?
"Io penso possa fare bene. Da quanto ho visto è in forma come quando aveva 25 anni…".

da: "datasport.it". Intervista di M. Longoni del 27/04/2004

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