"Le Olimpiadi del 2020 rappresentano un'opportunità enorme non solo per Roma, ma anche per il nostro Paese e per lo stesso movimento olimpico": così, dalle pagine romane del Corriere della sera, Jury Chechi risponde a Pietro Mennea, che aveva mostrato scetticismo riguardo all'opportunità di candidare Roma ai Giochi olimpici del 2020. "Non sto qui a dilungarmi per ricordare - le parole dell'ex ginnasta - la stima che nutro e che tutti noi abbiamo, atleti, ex atleti e semplici appassionati, nei confronti di una leggenda dello sport italiano come Pietro, la cui opinione in merito rispetto profondamente. Vorrei però dire invece che le Olimpiadi del 2020 rappresentano un'opportunità enorme non solo per Roma, ma anche per il nostro Paese e per lo stesso movimento olimpico. Pietro ha ragione quando parla di gigantismo che flagella ormai i Giochi moderni. E proprio Roma, attraverso un progetto che conosco in ogni dettaglio, può dare vita finalmente ad un'Olimpiade sostenibile, priva di cattedrali nel deserto e più 'umana'. Proprio quello che Mennea auspica nel suo intervento". Secondo Chechi, "Roma avrebbe la chance di iniziare una nuova era: il 75 per cento degli impianti è già esistente, si tratterebbe di costruire appena 2 nuove strutture: il velodromo ed il bacino remiero. Nulla a che vedere con i molti miliardi spesi da Pechino per impianti sportivi rimasti poi inutilizzati, a partire dal famoso stadio olimpico. Sono pienamente consapevole delle difficoltà che sta attraversando l'Italia. E comprendo fino in fondo la cautela del nostro premier Mario Monti. Anzi, ne vado addirittura fiero. Ma aggiungo pure che proprio questo è il momento di guardare avanti". "Per il 2020 abbiamo pochi avversari e nessuno imbattibile - prosegue l'olimpionico - in più possiamo contare su una rappresentanza politica importante all'interno del Cio. E poi abbiamo da offrire Roma e l'Italia intera. Pensare di spostare in avanti di quattro anni la candidatura è un esercizio teorico: le condizioni e i concorrenti per il 2024 potrebbero essere molto diversi e rendere il percorso molto più difficile" "Penso di parlare anche a nome di tanti atleti italiani che come me hanno vissuto i Giochi - conclude il 'signore degli anelli' - e quello spirito olimpico che davvero vorrei potesse contagiare tutti gli italiani. Ecco perché dico: puntiamo senza incertezze al 2020". (ANSA).