Un saluto speciale, un gran bell’in bocca al lupo ai ginnasti azzurri arriva da Quinto Vadi. L’ultimo superstite della spedizione FGI ai precedenti Giochi di Londra, quelli del 1948, ci tiene a mandare il proprio saluto Oltremanica. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente, dopo che lui stesso si era sentito con il Presidente Agabio ieri pomeriggio. “Eravamo una buona squadra – esordisce con grande lucidità malgrado i suoi quasi 91 anni – Con noi c’era ancora Savino Guglielmetti, protagonista a Los Angeles e Berlino. Ricordo che fu un’edizione particolare, nell’immediato dopoguerra. Arrivammo quinti”. Insieme al faentino, tesserato per l’Etruria Prato, e all’olimpionico della Pro Patria Milano facevano parte di quel gruppo anche Guido Figone (Pro Chiavari), Danilo Fioravanti ( GS Vigili del Fuoco), Domenico Grosso (Perseverant), Ettore Perego (Pro Lissone), Egidio Armelloni (Pro Patria Milano) e Luigi Zanetti (Etruria Prato), con le riserve Fabio Bonacina (GS Vigili del Fuoco) e Livio Urbani (Roma). “Morandi è in gamba – continua Quinto Vadi – ha fatto dei buoni piazzamenti in campo europeo e non solo. Credo abbia le qualità per consacrarsi. Ma sono bravi anche gli altri, donne comprese. E lo dice uno che da tecnico ha seguito pure la Femminile. Li abbraccio tutti i nostri alfieri a Londra, che se la godano fino in fondo questa esperienza, perché rimarrà per sempre nei loro cuori, comunque vada. Per me sono trascorsi 64 anni, eppure è come fosse ieri. Viva l’Italia, viva l’Olimpiade!”