Non è riuscito a centrare il terzo oro olimpico di fila nei 200 farfalla, beffato all'ultimo istante dopo aver condotto la gara dall'inizio. Si e' consolato con l'argento e, soprattutto, con l'oro nella staffetta 4X200 sl. Ma il suo nome entra definitivamente nella storia dei Giochi. L'Acquatics Centre di Londra consacra la leggenda di Michael Phelps che diventa l'atleta più medagliato di sempre. Dopo l'argento nella 4X100 gli servivano altri due podi per arrivare a quota 19 e superare definitivamente la ginnasta sovietica Larisa Latynina. Il primo, quello del 'pareggio', e' stato amaro, col secondo posto alle spalle del sudafricano Chad Le Clos, oro al termine di una rimonta pazzesca con tanto di bracciata finale che vale il sorpasso, appena 5 centesimi in meno del 'cannibale di Baltimora' che vede cosi' sfumare ancora una volta la possibilità di diventare il primo nuotatore di sempre ad aggiudicarsi per tre Olimpiadi di fila la stessa prova. Ma l'amarezza dura poco, Phelps torna in gara con la 4X200 sl, quella con cui aveva già trionfato ad Atene e Pechino, e con l'aiuto di Lochte, Dwyer e Berens conquista il suo primo titolo olimpico in terra londinese e scrive un'altra meravigliosa pagina di storia. Elencare i suoi numeri e' quasi imbarazzante: 15 ori (8 dei quali vinti quattro anni fa, impresa che ha cancellato quella di Spitz a Monaco '72), due argenti e due bronzi. Immenso. La sconfitta per mano di Le Clos (bronzo al giapponese Matsuda) fa quasi meno male e lo stesso oro della staffetta merita il giusto applauso, perché arrivato con una prova di superiorità schiacciante sulla Francia di Yannick Agnel che domenica aveva invece soffiato agli americani il titolo nella 4X100. "Penso che si possa dire, evidentemente, che e' l'atleta di maggior successo. Ma non sono sicuro che si possa dire che e' il più grande". Il giorno dopo l'impresa di Michael Phelps, che con 19 podi e' diventato l'atleta più medagliato nella storia dei Giochi, Lord Sebastian Coe, presidente del Locog, va controcorrente. "La sua e' stata una bella rincorsa ma chi e' il piu' grande? Probabilmente non lui - aggiunge - Potrei fare tutta una serie di nomi come Steve Redgrave, Daley Thompson, e andando indietro direi che quello che ha fatto Jesse Owens nel '36 a Berlino e' stato incredibile, oppure Nadia Comaneci". Larissa Latynina, la ormai 77enne ex ginnasta sovietica che fino a ieri deteneva il primato con 18 medaglie, prende invece con filosofia il sorpasso. "Ho visto la gara di ieri con molta calma, Phelps e' un atleta molto dotato e di talento - ha commentato - Ha battuto il mio record ma credo che a livello femminile nessuna ci riuscirà per molto tempo. Il mio primato e' comunque durato 48 anni, era ora che venisse battuto". (Italpress)