I Giochi Olimpici di Londra sono alle spalle. Sembra incredibile la velocità con la quale in appena 17 giorni di mezza estate si bruci un evento atteso per quattro lunghi anni. E già è iniziato il conto alla rovescia per Rio de Janeiro: mancano esattamente 1.430 albe al 5 agosto 2016. Ancora tante per chi tenta di contarle, poche per coloro che invece contano di esserci. Ma come diceva Baudelaire nei Diari Minimi,“c’è un solo modo di dimenticare il tempo: impiegarlo”. Prima però di ributtarci in questa nuova entusiasmante rincorsa è giusto guardarsi indietro, ancora una volta, nel più classico dei consuntivi. Senza dimenticare, però, quelle che erano le premesse, perché, Cicerone insegna, memoria minuitur nisi eam exerceas. Allora esercitiamola insieme, la memoria, tornando alle dichiarazioni del Presidente Petrucci nella conferenza stampa del 26 agosto, alla vigilia della Cerimonia di Apertura. In termini di medaglie, era meglio non fissare obiettivi, “ieri dicevo 25, oggi scendo a 24 e magari domani arrivo a 23”. Ed essere a Londra, per un atleta, era già un traguardo raggiunto perché, come aggiunse il numero uno dello sport italiano all'interno del Queen Elizabeth II Conference Centre "qualificarsi ad un'Olimpiade può essere più difficile di un Mondiale". Ebbene, di medaglie alla fine della fiera ne sono arrivate 28 con l’ottavo posto dell’Italia nel computo generale. Meglio di Pechino, chi l’avrebbe detto? Considerate le premesse, gli scandali pallonari, la crisi economica, esorcizzata da slogan ben pensati come il noto “più sport e meno spread”, i conseguenti ed inevitabili tagli, forse non ci avrebbe scommesso nessuno. Ed invece: 15 discipline a medaglia contro le 13 del 2008, l’età media dei medagliati che scende da 29,84 a 28,66, 31 esordienti sul podio (contro i 14 in Cina), senza dimenticare gli oltre 20 tra quarti e quinti posti. La Federazione Ginnastica d’Italia in questo vero e proprio miracolo ha fatto la sua parte. Dopo aver qualificato tutti i suoi ginnasti ed averne portato il 66% in finale (l’hanno mancata solo 3 su 18 - Matteo Angioletti, Julieta Cantaluppi e Flavio Cannone), la FGI ha vinto due medaglie, le stesse che nelle previsioni di rito gli venivano accreditate dalla Preparazione Olimpica del Coni, con la Squadra di Ritmica e Matteo Morandi. Era ipocrita pensare che le tre volte iridate di Emanuela Maccarani avessero la strada spianata anche per l’oro di Olimpia. Chi le segue da vicino ed aveva annusato l’aria di Nizhny Novgorod ben sapeva, al contrario, quanto fosse accesa la concorrenza per il podio e quanto scottasse ancora la delusione di Pechino. Il sergente di Vimercate, invece, veniva dai quarti posti di Tokyo e Berlino, che avevano leggermente smorzato gli entusiasmi del 2010 per il bronzo mondiale di Rotterdam e l’oro europeo di Birmingham. È andata bene, adesso lo possiamo gridare forte. Anzi, poteva anche andare meglio, con quei due legni della Ferrari e di Busnari tanto amari a posteriori quanto però inattesi alla partenza. Missione compiuta, insomma, ancora una volta. Al punto da meritare il 7 in pagella ed il pollice all’insù nell’articolo di chiusura della Gazzetta dello Sport. Promossi a pieni voti e non poteva essere diversamente essendo entrata la Federginnastica nell’élite delle Federazioni (14 sulle 26 olimpiche) che hanno lasciato il segno nella "perfida Albione", insieme a FITA, UITS, FIS, FITAV, FICK, FITARCO, FIN, FPI, FIC, FCI, FIPAV, FIDAL e FIJLKAM. Dei 62 atleti azzurri (49 uomini e 13 donne) saliti sul podio (su una partecipazione complessiva di 281) 7 sono ginnasti (1 uomo e 6 donne, tutti appartenenti al Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare), una gran bella rappresentanza. Ancora più bella se si guarda soltanto al nostro orticello, perché su 18 atleti targati FGI quasi la metà torna a casa con qualcosa al collo. Poteva essere la metà esatta, un mostruoso 50%, se il grido di Vanessa ed Alberto non fosse rimasto strozzato in gola.


 

LE 8 MEDAGLIE D'ORO

 

Taekwondo (Categoria +80 kg.)

Carlo Molfetta



 

Tiro a Segno (Carabina 3 posizioni)

Niccolò Campriani



 

Scherma (Fioretto a squadre /U)

Valerio Aspromonte, Giorgio Avola, Andrea Baldini, Andrea Cassarà



 

Tiro a Volo (Fossa Olimpica /D)

Jessica Rossi



 

Scherma (Fioretto a squadre /D)

Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Ilaria Salvatori, Valentina Vezzali



 

Canoa (K1 slalom)

Daniele Molmenti



 

Scherma (Fioretto individuale)

Elisa Di Francisca



 

Tiro con l'Arco (Squadre /U)

Michele Frangilli, Marco Galiazzo, Mauro Nespoli



 

LE 9 MEDAGLIE D'ARGENTO

 

Pallanuoto (Torneo maschile)

Matteo Aicardi, Maurizio Felugo, Pietro Figlioli, Deni Fiorentini, Valentino Gallo, Massimo Giacoppo, Alex Giorgetti, Niccolò Gitto, Giacomo Pastorino, Amaurys Perez, Danijel Premuš, Christian Presciutti, Stefano Tempesti



 

Pugilato (Categoria +91 kg)

Roberto Cammarelle



 

Pugilato (Categoria 91 kg.)

Clemente Russo



 

Tiro a Volo (Fossa Olimpica /U)

Massimo Fabbrizi



 

Canottaggio (Due di coppia /U)

Romano Battisti, Alessio Sartori



 

Tiro a Segno (Carabina 10 metri)

Niccolò Campriani



 

Scherma (Sciabola individuale)

Diego Occhiuzzi



 

Scherma (Fioretto individuale)

Arianna Errigo



 

Tiro a Segno (Pistola 10 metri a.c.)

Luca Tesconi



 

LE 11 MEDAGLIE DI BRONZO

 

Ciclismo (Mountain Bike /U)

Marco Aurelio Fontana



 

Ginnastica (Ritmica a squadre)

Elisa Blanchi, Romina Laurito, Marta Pagnini, Elisa Santoni, Anzhelika Savrayuk, Andreea Stefanescu




 

Pallavolo (Torneo maschile)

Andrea Bari, Emanuele Birarelli, Dante Boninfante, Alessandro Fei, Andrea Giovi, Michal Lasko, Luigi Mastrangelo, Samuele Papi, Simone Parodi, Cristian Savani, Dragan Travica, Ivan Zaytsev



 

Taekwondo (Categoria -80 kg)

Mauro Sarmiento



 

Pugilato (Categoria 64 kg)

Vincenzo Mangiacapre



 

Atletica (Salto Triplo /U)

Fabrizio Donato



 

Nuoto di Fondo (10 km /D)

Martina Grimaldi



 

Ginnastica (Anelli )

Matteo Morandi




Scherma (Sciabola a squadre)

Aldo Montano, Diego Occhiuzzi, Luigi Samele, Luigi Tarantino



 

Judo (cat. 52 kg)

Rosalba Forciniti