Da Anversa 1920 a Rio de Janeiro 2016. Novantasei anni dopo la prima partecipazione, il Brasile cerca la legittimazione sportiva in casa propria per affermarsi come una delle grandi potenze olimpiche. L'obiettivo dichiarato del Comitato Olimpico Brasiliano (COB) e del governo federale è quello di concludere le Olimpiadi fra le prime dieci posizioni del medagliere; nelle migliori cinque alle Paralimpiadi. Per raggiungere tale meta è stato lanciato nel settembre 2012 il famoso "Plano Brasil Medalhas", stanziando un miliardo di reais (circa 277 milioni di euro, ndr). Costruzione di centri federali, riforma delle strutture esistenti e maggiore sostegno agli atleti in grado di vincere una medaglia. Non è un mistero che il Brasile non sia un Paese di spiccata tradizione olimpica. Un fattore che, al momento, sta trattenendo l'entusiasmo dei verde-oro nei confronti dell'evento sportivo di agosto. L'esordio a cinque cerchi fu nel 1920, con una delegazioni di 21 atleti. Tutti uomini. In quest'edizione, il Brasile potrà contare su ben 462 atleti: 253 uomini e 209 donne. La più grande spedizione di tutti i tempi. L'Italia sarà presente con 165 uomini e 144 donne per un totale di 309 qualificati. Il record precedente dei padroni di casa risale al 2008, quando 277 sportivi partirono per Pechino. La maggior parte dei brasiliani iscritti a Rio2016 pratica atletica (67), calcio (36) e nuoto (33). Sarà invece debutto assoluto in 5 specialità: badminton, trampolino elastico, hockey sul prato, rugby e golf. La delegazione, però, arriverà a quota 806 iscritti, conteggiando preparatori, medici e tecnici. Le medaglie conquistate nel corso degli anni sono 108, 23 ori, 30 argenti e 55 bronzi. Solo 17 di queste provengono da Londra 2012, dov’è stato stabilito il record nazionale di medaglie complessive in un'Olimpiade. Il numero massimo di ori fu raggiunto ad Atene 2004 (5). Il Brasile, però, rivela la propria indole sportiva quando si analizzano le specialità più vittoriose nella storia. In cima c’è il judo (19 medaglie), molto praticato nel Paese come altre arti marziali. Poi vela (17), atletica (14), nuoto (13), beach volley (11) e pallavolo (9). La mancanza dell'oro olimpico nel calcio è molto simbolica, ma sentita fino a un certo punto dai tifosi della Seleção. I "totem olimpici" provengono entrambi dalla vela: Robert Scheidt e Torben Grael, entrambi con 5 medaglie al collo. Il primo si appresta a disputare la sesta olimpiade, mentre il secondo guiderà gli atleti in qualità di coordinatore tecnico. Nella ginnastica il team carioca è presente con entrambe le squadre di Artistica, maschile - Francisco Barreto, Diego Hypólito, Arthur Mariano, Sérgio Sasaki, Arthur Zanetti - e femminile - Rebeca Andrade, Jade Barbosa, Daniele Hypólito, Lorrane Oliveira e Flávia Saraiva - con l’insieme di ritmica - composto da Gabrielle da Silva, Morgana Gmach, Emanuelle Lima, Jessica Maier e Francielly Pereira - e l’individualista Natalia Gaudio, con Rafael Andrade nel trampolino uomini. La gara agli anelli dell’olimpionico di Londra Nabarrete Zanetti è uno degli eventi più attesi dell’intera rassegna olimpica, dopo la cerimonia di apertura e la finale dei 100 metri di atletica leggera. Curiosamente, il porta bandiera sarà scelto tramite una votazione indetta dall'emittente Globo. Il Comitato brasiliano ha selezionato tre medaglisti olimpici: Robert Scheidt (vela), Serginho (volley) e Yane Marques (pentathlon moderno). I brasiliani avranno tempo fino al 31 luglio per decidere chi li rappresenterà in un giorno storico per lo sport nazionale.