Quaranta bagarini, sorpresi a vendere illegalmente biglietti per le gare delle Olimpiadi nei pressi del Parco Olimpico, sono stati arrestati. Lo annuncia il Comitato organizzatore di Rio2016, che ha fatto tesoro dell'esperienza dei Mondiali di calcio di due anni fa. Donovan Ferretti, responsabile per i biglietti, ha garantito la massima collaborazione con le forze dell'ordine: "vogliamo garantire agli spettatori l'ingresso negli impianti a un giusto prezzo". Secondo quanto emerso dagli inquirenti, la base del bagarinaggio sarebbe a San Paolo e parallelamente sono stati effettuati altri due arresti - si tratta di dirigenti della società britannica Thg - legati a un giro di biglietti falsi. "Nell'operazione - ha aggiunto Ferretti - ne sono stati sequestrati circa un migliaio". Una rete di bagarinaggio da oltre 10 milioni di reais (2,8 milioni di euro). La polizia brasiliana ha arrestato Kevin James Mallon, direttore della societa' THG, per compravendita illegale di biglietti per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Al momento dell'arresto, l'uomo era in possesso di 813 entrate per eventi di alto valore. La polizia ha riferito che i biglietti per la cerimonia d'apertura – dal valore di 1400 reais (398 euro) - erano rivenduti a 24.000 reais, circa 6800 euro. Si tratta di "un'organizzazione criminale internazionale, con diverse ramificazioni e operatori e un potenziale da 10 milioni di reais", ha spiegato Ricardo Barbosa del Nucleo Grandi Eventi della Polizia di Rio. "La THG non e' autorizzata alla rivendita. Si possono vendere biglietti solo tramite il sito", ha spiegato Donovan Ferretti del Comitato organizzatore di Rio2016.