
Rio 2016 - Hancharou supera la sindrome cinese Dong e Gao
Il bielorusso Uladzislau Hancharou è volato sul gradino più alto del Trampolino Elastico maschile, interrompendo, a Rio de Janeiro, l’imbattibilità dei ginnasti cinesi che andava avanti da nove anni.Il ventenne diVicebsk con una routine meno difficile degli avversari ma più pulita ed elegante, è riuscito a regalare al proprio Paese la prima affermazione olimpica della sua storia in questa disciplina. Bronzo a soli 18 anni ai mondiali del 2014 a Daytona Beach (USA), argento nella rassegna iridata di Odense 2015, secondo dietro Gao, come nelle qualifiche brasiliane, Hancharou, con il totale di 61.745, completa la sua rincorsa sorpassando con un solo balzo i due fenomeni della Cina: Dong Dong, argento con 60.535, e il campione del Mondo in carica Gao Lei, terzo a quota 60.175. Con la piazza d’onore carioca l’olimpionico di Londra 2012, già bronzo a Pechino 2008, completa il set di metalli olimpici, come mai nessuno nella storia del Trampolino. Il ventisettenne di Zhengzhou, tre volte oro mondiale, era comunque felice di essere salito ancora una volta su un podio dal quale non è mai sceso dal 2007 al 2014. Forse il più deluso alla fine è stato Gao Lei, protagonista di un esercizio di incredibile difficoltà ed ampiezza. Il venticinquenne di Shanghai, favorito della vigilia, ha avuto qualche problema di controllo in finale che non gli ha permesso di spingere sui suoi punti di forza, difficoltà e tempi di volo. In Brasile l’Italia, orfana del suo Flavio Cannone che in Danimarca, lo scorso anno, non è riuscito a strappare il suo quarto pass olimpico, è stata rappresentata dalla giudice internazionale Francesca Beltrame.
CLASSIFICA FINALE TRAMPOLINO INDIVIDUALE MASCHILE