La gara di qualificazione a squadre della Ritmica si chiude con un capofila inatteso. L’outsider Spagna, grazie a due routine senza sbavature (17.783 - 17.966) si piazza davanti a tutti con il punteggio complessivo di 35.749. Seconde e terze la Russia (35.516) e la Bielorussia (35.433) accreditate fin dalla vigilia ad occupare le posizioni di vertice. Al quarto posto per un decimo troviamo l’Italia che pur salendo in pedana per terza è riuscita a precedere avversarie temibili come il Giappone (35.149), Israele (34.883) e la Bulgaria (34.182). Chiude l’Ucraina che con 33.816 costringe le padrone di casa del Brasile al ruolo di prima riserva. La Pagnini e compagne hanno messo insieme il totale di 35.349, frutto di un 17.516 nei 5 nastri sulle note del mix tra “Tu si na cosa grande”, la Tammurriata e il Nessun Dorma, e un 17.833 conquistato nei 2 cerchi e sei clavette sullo spartito di Dance de Phrynè dall’atto 5° del Faust. Le azzurre hanno portato a termine i due programmi senza commettere errori e mostrando la Ginnastica spettacolare e ardimentosa firmata  Emanuela Maccarani. “Sono soddisfattissima della gara delle nostre ginnaste – ha dichiarato in mixed zone l’allenatrice di Rho, coadiuvata dall’assistente Valentina Rovetta e dalla DTN Marina Piazza - Hanno fatto una bella prestazione, peccato che la qualifica sia partita con punteggi troppo bassi. La Spagna ha fatto benissimo, ma nel nostro secondo esercizio mi aspettavo una nota di difficoltà più alta. La Russia è stata fallosa, la Bulgaria invece molto pagata ai nastri. Comunque abbiamo raggiunto il primo obiettivo, adesso nella finale a otto di domani mattina partiremo per quarte”. “Gli esercizi sono stati eseguiti molto bene – ha proseguito l’aviere capo del G.S. dell’Aeronautica Militare - certo che partire per terze non è facile. Sicuramente in finale ci sono margini di miglioramento, però non è quella la nostra priorità. Noi dobbiamo solo pensare a ripeterci, a fare le esecuzioni pulite, prendere gli attrezzi, fare delle buone traiettorie dei lanci, fare le difficoltà. E’ sbagliato inseguire i decimi in più, perché si rischia di sbagliare. Anche la Russia ha commesso degli errori e con questo codice dei punteggi chi sbaglia paga. Mentre qualche anno fa con una perdita di attrezzi si poteva rimanere in zona podio, oggi si cade giù. Le spagnole hanno fatto una bellissima gara, sono state molto pulite. Forse oggi è stata la squadra più lineare. Il fatto che siamo tutte lì è la dimostrazione di quanto sia competitiva la concorrenza. Non è facile per nessuno creare il vuoto tra una squadra e l’altra, siamo tutte ad altissimo livello e ce la giochiamo sulla sbavatura”. “Mi sono goduta appieno questa bellissima esperienza – ha chiosato Alessia Maurelli - Pensavo di entrare in pedana e andare nel panico, invece siamo riuscite a mantenere la concentrazione e a divertici. Adesso Emanuela Maccarani ci ha concesso un pomeriggio di riposo. Qui in Brasile ci sono i nostri parenti, genitori, nonni e fratelli. Sono venuti per farci sentire il loro calore.