Esordio di lusso per il neoeletto presidente federale Gherardo Tecchi che questa mattina ha rappresentato la Ginnastica Italiana al Salone d'Onore del CONI in occasione della consegna dei Collari d'Oro al merito sportivo. Insieme al massimo dirigente FGI c'era Roberto Pentrella, riconfermato Segretario Generale nella prima riunione del CDF, sabato scorso, al Crowne Plaza di Roma. A ricevere l'ambito riconoscimento dalle mani del numero uno del Foro Italico Giovanni Malagò e dal ministro dello Sport Luca Lotti per la Federginnastica è stata la Società Ginnastica Pavese, presente con il suo presidente Lorenzo Lanza e lo storico stendardo del 1879. "Una mattinata speciale, una giornata molto importante non solo per il nostro mondo ma per tutto lo sport italiano". Questo il saluto del presidente del Comitato Olimpico Italiano, seduto a fianco del collega del CIP Luca Pancalli e del Segretario Generale Roberto Fabbricini. “E' stato un anno importante, come tutti quelli che hanno le Olimpiadi Estive, dove l'Italia è andata molto bene, nonostante le criticità della vigilia, un programma che non ci vedeva favoriti e un ricambio generazionale rispetto a Pechino e Londra. Invece siamo usciti a testa alta non solo nel medagliere ma anche nello stile e nel comportamento. E' significativo - conclude Malagò - che nelle medaglie vinte vi sia una formidabile diminuzione dell’età media, negli ori, nei podi e anche in chi è arrivato tra i primi otto". "Sono particolarmente orgoglioso di presenziare alla consegna dei Collari d'Oro – ha aggiunto nel suo intervento Luca Lotti, inviato dal Premier Gentiloni in rappresentanza del Governo - Questo è il mio primo evento da ministro dello Sport, un incarico che intendo esercitare in continuità coll’Esecutivo precedente. Non partiamo da zero, ma c’è ancora molto da fare e lo faremo". "Ogni atleta costruisce il suo momento di gloria in modo tecnico, e quindi è l'ultimo ad essere sorpreso del risultato ottenuto". Così Alex Zanardi, olimpionico a Rio de Janeiro nell'handbike, ha risposto alla domanda del conduttore RAI Andrea Fusco sull’emozione che si prova quando si raggiunge l’obiettivo.  "Mi sono ritrovato a piangere nel vedere le ginnaste della Ritmica lanciare la palla e riprenderla esattamente dove sarebbe dovuta cadere, dopo ore e ore di prove e allenamenti - svela il campione azzurro - Se riusciamo a scorgere il percorso compiuto da un atleta, ognuno di noi può essere ispirato dallo sport". Poi, scherzando con il portiere azzurro e della Juventus Gianluigi Buffon: "Gioco meglio a calcio oggi con le mie protesi che prima con le mie gambe. Per chi tifo? Dico Bologna, così me la cavo". "Non credo di aver fatto tanto per meritare un riconoscimento – ha chiosato il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricevendo il suo Collare d'Oro - Lo posso prendere come un auspicio per cominciare, se non è scaduto il tempo massimo, a fare sport anch'io. Pago le conseguenze per non aver fatto sport. L'ho fatto per interposta persona attraverso i miei figli e devo ancora scegliere la specialità. Ho un motivo di gratitudine più profondo verso il Coni, per le giornate più belle al Quirinale in cui ho ricevuto atleti italiani in partenza per Olimpiadi e Mondiali, e incontrati al ritorno dopo che combatterono con onore e molto spesso vinsero. Abbiamo avuto molti atleti, uomini e donne, in uniforme, sport e forze armate sono tra i volti più rispettabili della nostra nazione, agli atleti paralimpici sono particolarmente vicino per il coraggio morale e la lezione di vita che ci hanno trasmesso".