Ieri sera nell’Accademia di Desio, casa della nostra Squadra Nazionale di Ginnastica Ritmica, le vice campionesse iridate e continentali si sono concesse all’abbraccio dei propri sostenitori nell’ormai consueto Golden Butterfly Gala. Le Farfalle hanno aperto lo spettacolo con i due esercizi di gara: quello con i 5 nastri, ideato sulle moderne note di “All or nothing” e l’altro, con i 2 cerchi e 6 clavette, montato sul “Faust” di Charles Gounot. Due programmi che, dopo aver conquistato Lisbona e Pesaro nelle rispettive Coppe del Mondo, non potevano che mandare in visibilio anche il pubblico dell’impianto di Largo Atleti Azzurri d’Italia. Prima che le luci si spegnessero e creassero l’atmosfera adatta per dare vita a questo show, l’allenatrice italiana più medagliata di sempre, Emanuela Maccarani, nella veste di presentatrice, ha salutato le tante autorità e gli ospiti d’eccezione intervenuti per rendere omaggio alle Farfalle azzurre. In prima fila, insieme al Presidente federale Riccardo Agabio e al sindaco di Desio Roberto Corti, c’erano l’Assessore allo Sport desiano Paolo Smorta, l’Assessore allo Sport della Regione Lombardia, Antonio Rossi, accompagnato dai consiglieri regionali Marco Tinozzi, Iari Colla e Antonello Formenti, i due Vice Presidente FGI, il vicario Valter Peroni e il prof. Rosario Pitton, i consiglieri federali Grazia Ciarlitto ed Ermes Cassani, il responsabile del settore amministrativo FGI, il dott. Gaetano D’Alicandro, il Presidente del Comitato Regionale Lombardia Maria Luisa Riboli accompagnata dal Segretario del Comitato, Oreste De Faveri e dal Consigliere Rosario Gandolfo, la professoressa Daniela delle Chiaie, Membro della Commissione tecnica Internazionale della FIG, la prof.ssa Marina Piazza, Direttrice Tecnica Nazionale e il Comandante del quartier generale di Milano Linate e il Tenente Colonnello Maurizio Quarti per l’Aeronautica Militare. E ancora: il Direttore dell’Accademia di ballo del Teatro alla Scala Frederic Olivierì e l’ètoile Paola Vismara, la Signora Cristina Parodi, giornalista e conduttrice, Luca Bizzarri, attore, comico e conduttore televisivo, Giulia Staccioli, coreografa della compagnia di Kataklò, Don Antonio Mazzi, fondatore della Comunità Exodus, le atlete olimpiche Romina Laurito, medaglia di bronzo a Londra 2012 e Daniela Masseroni, argento ad Atene 2004, la Campionessa del Mondo nel 2006 ad Aarhus, Vanessa Ferrari, il 4 volte finalista olimpico Alberto Busnari (Sidney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012, ndr.), insieme alle compagne Elisabetta Preziosa, Carlotta Ferlito e agli allenatori Paolo Bucci e Tiziana Di Pilato, la Campionessa assoluta in carica dei piccoli attrezzi Veronica Bertolini e Valeria Straneo, 8ª nella Maratona ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Come in ogni grande festa la serata si apre con un gran ballo. Romeo e Giulietta di Shakespeare, una delle più belle storie d’amore di tutti i tempi e il romanticismo dell’Ave Maria di Gounod, eseguita dal vivo dalla cantante lirica Olga Angelillo, hanno permesso alle nostre ginnaste e al ballerino del Teatro “La Scala” Jacopo Tissi di testimoniare la grande affinità tecnico-artistica tra la danza classica e la Ginnastica Ritmica. Le aviere del Gruppo Sportivo di Vigna di Valle Marta Pagnini, Andreea Stefanescu e Camilla Patriarca con le compagne Sofia Lodi (Brixia), Daniela Pintus (San Giorgio ’79 Desio), Arianna Facchinetti (San Giorgio ’79 Desio), Alessia Maurelli (Estense Putinati), Martina Centofanti (Fabriano), Beatrice Tornatore (Ardoor Padova), e Giulia Di Luca (San Giorgio ’79 Desio), hanno dato vita, poi, ad una serie di esibizioni straordinarie in un crescendo davvero emozionante, impreziosite dalle performance live di artisti di livello nazionale ed internazionale. La sezione Rock degli Antani Project con il suo sound blues, regge e ska ha fatto letteralmente tremare le pareti del palazzetto dello sport: alla voce di Luigi Alberio - accompagnato da Cristian Moro (tastiere), Roberto Fazzari (chitarra), Dario Leoni (batteria) e Maurizio Gallazzi (basso) – faceva da contraltare il maestro Vincenzo Zitello, arpista, compositore e polistrumentista italiano, il primo divulgatore e musicista a suonare l'arpa celtica nel nostro Paese. Infatti, sulla pedana brianzola, in una serata di primavera sospesa in un'atmosfera magica di armonia ed eleganza, genialità e movimento, si è passato con disinvoltura dal ritmo pop dei Blink a “La regina della notte” di Mozart, eseguita, virtuosismi vocali compresi, dal soprano Olga Angellillo. Musica e padronanza del corpo: due elementi essenziali della Ginnastica Ritmica, una disciplina che si sublima nell'accompagnamento dal vivo di un pianoforte, come avveniva ai suoi albori. E quando le tastiere bianco e nere di un pianoforte a coda finiscono sotto le mani sapienti di Luca Ratti, celeberrimo concertista diplomato in organo e coro, il genio di Bach, accostato all'arte del gesto ginnico, rivive e commuove oltre le nostre capacità narrative. Ancora qualche ringraziamento, soprattutto allo staff – le assistenti Valentina Rovetta e Giulia Galtarossa, il coreografo Gjergj Bodari, le infortunate Camilla Bini, (G.S. Aeronautica Militare), Valeria Schiavi e Chiara Ianni, il dottor Silvio Sala, il fisioterapista Nicola Appella e la dottoressa Maria Conforti - e a quanti attraverso il proprio lavoro contribuiscono a dare visibilità a questo sport - da Ilaria Brugnotti e Beatrice Vivaldi ai fotografi Enrico Della Valle e Carlo Di Giusto – dopodichè si cambiano ancora una volta luci, costumi e dimensioni musicali. Sulle note di “Take Me to Church” e “Read All about it”, i movimenti armonici di Giulia Di Luca e di Marta Pagnini sono accompagnati dalla voce di Martina Rattà, cantautrice 19enne e vincitrice del Cantagiro 2013. Un pezzo house appartenente al genere elettronico, con i battiti in controtempo, inusuale nell'impostazione della ginnastica ritmica, mette alla prova, invece, la bravura delle esperte Pagnini e Stefanescu, che lasciano i presenti con il fiato sospeso. La chiusura non poteva che essere dedicata alla Vittoria, un concetto ormai familiare alla Squadra Italiana che ce l'ha “assicurata” nel corso delle ultime stagioni con puntuale continuità. Sullo spartito della Madame Butterfly, il simbolo del dolore per le ingiustizie che Puccini ambientò a Nagasaki, tornano vagamente alla memoria i fantasmi di Pechino 2008 e i torti subiti. Un ostacolo al volo che viene d'incanto spazzato via dalla marcetta di Goffredo Mameli. Sull'Inno Nazionale il pubblico si alza in piedi, pronto a lasciarsi andare ad una standing ovation, sognando di vedere queste stesse ragazze sul gradino più alto del podio, magari già a settembre, ai Mondiali di Stoccarda.


 


Dal nostro inviato Federico Calabrò