Quando lo sport incontra l’arte, non ci sono dubbi, siamo al cospetto della Ginnastica Ritmica. Quando l’agonismo si sposa con la poesia e una squadra di campionesse si trasforma in un gruppo magico, capace di tenere più di 2.500 persone, per oltre due ore, incollate alla sedia, ipnotizzate, siamo, di sicuro, al PalaBancoDesio di Largo Atleti Azzurri d’Italia. Quando Emanuela Maccarani sveste la tuta che l’ha resa la più medagliata allenatrice di tutti i tempi per indossare l’abito lungo delle grandi occasioni, allora siamo al Golden Butterfly Gala. Al posto giusto, nel momento giusto. Ci guardiamo accanto increduli, scambiando con il vicino uno sguardo di reciproco compiacimento, consapevoli, entrambi, di essere tra pochi privilegiati. Se poi il vicino è Luca Bizzarri, Benedetta Parodi o Luna Berlusconi con il papà Paolo, la serata assume d’incanto i contorni dell’evento. Il red carpet all’ingresso, d’altra parte, doveva farci intuire che al di là della gigantografia delle ginnaste azzurre posta sullo sfondo si potesse aprire un mondo a sé, più vasto di quello conquistato con i 5 nastri, a Stoccarda, lo scorso settembre. Anzi un universo, infinito e indefinibile per definizione, nel quale brillano le stelle di Giulia Staccioli, direttore artistico dei Kataklò, Barbara Cardinetti coreografa delle Rhyth.Mix, di Frederic Olivieri, direttore della scuola di ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala, della prima ballerina Marta Romagna e dell’etoile Paola Vismara, dello stilista Mario Dice, della velina Ludovica Frasca e della sceneggiatrice Alessandra Torre. Astri del firmamento dello spettacolo che, come in una notte di luna piena, si nascondono tra il pubblico, coperti dalla luce di una pedana che diventa palco. Grazie anche agli artisti che si prestano ad accompagnare il volo di 10 farfalle, dal soprano Olga Angelillo, protagonista di virtuosismi da pelle d’oca, alla cantautrice Martina Rattà, dal ballerino classico Edoardo Caporaletti al pianista e compositore Davide Locatelli, dal concertista Luca Ratti alle arpi incantate del maestro Vincenzo Zitello, fino alla band degli Antani Project e ai Gemelliers, Daniel e Jesus, idoli dei teenagers in Spagna e Sudamerica. E adesso anche in Italia. I giovani appunto: sono loro il leitmotiv del Gala. Giovani di talento, al pari di tanti altri sparsi tra gli spalti come la coppia d’argento dell’Aerobica italiana, Michela Castoldi e Davide Donati, le nazionali di Artistica Erika Fasana ed Enus Mariani, accompagnate dal DTN Enrico Casella, Alessia Russo e Veronica Bertolini, individualiste di Ritmica alla vigilia della partenza per il Test Event di Rio de Janeiro, e Valentina Marchei, campionessa italiana di Pattinaggio sul Ghiaccio. Tanti anche i talenti sportivamente meno giovani, ma che hanno fatto la differenza nelle rispettive generazioni o Olimpiadi: da Julieta Cantaluppi e Romina Laurito (bronzo a Londra 2012) a Laura Vernizzi (argento ad Atene 2004), Irene Germini (Barcellona 1992 e Atlanta 1996), Valentina Marino (Atlanta 1996) e al bronzo iridato Samantha Ferrari; da Alberto Busnari (quattro volte ai Giochi e quarto al cavallo londinese), Paolo Bucci (tre partecipazioni a cinque cerchi) e dall’olimpionico alla sbarra di Atene Igor Cassina a Michele Frangilli, campionissimo di Tiro con l’Arco, senza dimenticare le ex farfalle Camilla Bini, Valeria Schiavi, Giulia Galtarossa e Valentina Rovetta (le ultime due, attualmente, nello staff tecnico dell’Accademia desiana insieme all’insegnante di danza Gjergj Bodari). In un parterre del genere, tra le autorità locali – il Sindaco Roberto Corti, il consigliere regionale Marco Tizzoni e il Presidente del Coni Lombardia Oreste Perri – spiccano dirigenti e tecnici cui va il merito di aver riconosciuto il talento nella roccia grezza e di averlo saputo plasmare, facendone un capolavoro. Primo fra tutti, il Presidente Federale, il prof. Riccardo Agabio, del quale la stessa Maccarani, nel ventennale della sua carriera, riconosce pubblicamente l’imprinting, nonché la primogenitura dell’intero progetto brianzolo. A seguire i consiglieri nazionali (presenti ieri l’avv. Grazia Ciarlitto, referente della Sezione di Ritmica, ed Ermes Cassani), il Segretario Generale Roberto Pentrella, la DTN Marina Piazza con il collega della Maschile Maurizio Allievi (fresco della qualifica olimpica strappata il giorno precedente da Ludovico Edalli), le tecniche Olga Tishina, Elena Aliprandi, Sandra Veronese, Livia Ghetti, i presidenti dei Comitati Regionali FGI di Lombardia, Luisa Riboli (accompagnata da Oreste De Faveri) e Toscana, Fabrizio Lupi, il referente di Giuria Nazionale Alessia Agnani e Paola Porfiri, deus ex machina della World Cup e del Mondiale 2017 di Pesaro. Non poteva mancare poi il Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, rappresentato dal Tenente Colonnello Alessandro Lo Iudice. Senza il supporto di Vigna di Valle molti atleti, non solo i nostri ginnasti, non potrebbero dedicarsi a tempo pieno nella ricerca, spesso aurea, delle italiche medaglie. Una ricerca condotta ad ogni latitudine, che porta e porterà prestigio al nostro Paese, in attesa, ce lo auguriamo tutti, di coronare un sogno comune, i Giochi di Roma, nel 2024. A raccontarne le gesta, senza dubbio più di ogni altro, la Gazzetta dello Sport, che nel 120° anno di fondazione, rende omaggio alle Farfalle d’argento degli ultimi Awards (seconde soltanto alla Juventus) con i saluti del Direttore Andrea Monti, portati da Claudio Arrigoni, e i servizi della collaboratrice delle grandi occasioni, Ilaria Brugnotti, autrice insieme alla Maccarani del libro celebrativo “Questa Squadra”, coming soon con capitoli inediti. Un ringraziamento deve andare anche agli addetti ai lavori, che, mentre lo show va avanti, lavorano nell’ombra del backstage, dando il loro contributo al successo finale. Sono quei nomi che scorriamo velocemente nei titoli di coda ma senza i quali non ci sarebbe il film: il dottore Silvio Sala e le dottoresse Giovanna Berlutti e Maria Conforti, il fisioterapista Nicola Appella con i collaboratori Carlotta Mauri e Alessandro Petri, i fratelli Crippa dell’Hotel Selide, la casa delle ginnaste, e il ristorante Pozzo, le sorelle De Santis di LaTuaScuola di Bergamo, i ragazzi della sicurezza dell’Associazione Crea presieduta da Valerio Conte, Fabio Alberti e la Florimar di Albenga per l’allestimento floreale, Walter Taietti di Mixer. Infine i partner commerciali: Annalisa Marcioni ed Eva Bardanzellu di Collistar, Marika Maffi di Freddy (sponsor tecnico federale da oltre tre lustri), Luciano Rattà di Gallery Rho, Zoppini di MPF Group, Michele Sessa di Mikelart, Guido Sancillo di LikeG, Luciano Chillemi della Vittoria Assicurazioni, Anna Biblo di Dieci buoni propositi (premiata da Giorgia Paniati), Lorena Biasoli di Amen, Raso Gioielli e Crystal, Alberto Bertolini di Azienda Noene e Stefano Spiazzi di Milano Bijoux. E nel momento, ricorrente in effetti, in cui salgono sul podio, sul petto delle ginnaste italiane spicca sempre Yomo, lo sponsor di maglia azzurra. Sull'Inno Nazionale – quella marcia di Mameli che alla Porsche Arena di Stoccarda interruppe il monologo russo - il pubblico si alza in piedi, pronto a lasciarsi andare ad una standing ovation. Soprattutto quando lo speaker chiama, ad una ad una, le protagoniste: Marta Pagnini, Andreea Stefanescu, Sofia Lodi, Camilla Patriarca, Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Arianna Facchinetti, Beatrice Tornatore e Giulia Di Luca. Alla capitana il compito di sottolineare, commossa, il rapporto quasi filiale che si è istaurato con lo staff, da quando piccolissima giunse alla corte della Maccarani. La storia però non è finita qui, c’è un lavoro da completare. Non ci lasciamo con un The End, bensì con un “to be continued”. Da domani la Coppa del Mondo di Minsk, in programma a metà maggio, entra nel mirino. Ancora sfocati, dietro, ci sono gli Europei di Holon a giugno. Poi il traguardo di un quadriennio intero, RIO2016. E’ vero, nella foga di parlarvi degli attori principali, non vi abbiamo raccontato la trama del Golden. Ma perché fare “spoiler” se potrete rivedere tutto, tra pochi giorni, su FGI Channel?