Con una serie di attività in programma durante la settimana, la Scuola dello Sport del CONI ha festeggiato i suoi primi 50 anni di vita. Mezzo secolo da quando, nel 1966, l’allora Presidente Giulio Onesti diede luce a un’istituzione capace – sotto il profilo culturale - di impreziosire tutto il movimento italiano, creando le premesse per una tradizione che è diventata un motivo di vanto e un esempio nel mondo. Insomma, essere presenti oggi all’Aula Magna dell’Acquacetosa, per le atlete della Squadra Nazionale di Ritmica era l’irripetibile occasione di far parte della Storia. Per questo, Marta Pagnini, Camilla Patriarca, Alessia Maurelli, Martina Centofanti (C.S. Aeronautica) e Sofia Lodi (Brixia) – reduci dal quarto posto ai recenti Giochi Olimpici di Rio de Janeiro – insieme all’altra ginnasta in uniforme Andreea Stefanescu, ad Anna Basta (Pontevecchio), Beatrice Tornatore (Ardor Padova), Giulia Di Luca e Arianna Facchinetti (San Giorgio ’79), accompagnate dalla head coach Emanuela Maccarani e da Camilla Bini, hanno voluto congratularsi, durante il Convegno dedicato al suo fondatore, con la Direttrice di Largo Giulio Onesti, Rossana Ciuffetti. La kermesse, curata nei minimi dettagli come la mostra di un museo, racconta con dovizia di particolari l’illuminante percorso che ha accompagnato i nostri campioni in questi 50 anni. Onesti, convinto che lo sviluppo dello sport potesse realizzarsi solo attraverso la formazione e la cultura, diede vita alla struttura che ha curato la formazione dei Maestri di Sport e, successivamente, la specializzazione e l’aggiornamento dei tecnici e di numerose figure professionali che operano nel mondo sportivo, promuovendo anche il progresso di studi e ricerche con l'obiettivo di utilizzare, nel campo dello sport, i risultati di varie discipline scientifiche.