“Meno della penalità per un passo”: così la responsabile della nazionale di artistica femminile, Donatella Sacchi, ha commentato il distacco che è costato alle azzurre l’argento nel concorso a squadre dei Giochi della Gioventù Europea di Lignano. La Romania, battuta a sua volta dalle misconosciute atlete russe, ha tenuto l’Italia di un gradino sotto per 0,025 punti e così Vanessa Ferrari e Federica Macrì, oro a squadre ai Giochi del Mediterraneo, si sono dovute accontentare, insieme alla giovane bresciana Lia Parolai, della medaglia di bronzo. Tuttavia, al di là del valore del metallo che si sono messe al collo, le italiane, sotto lo sguardo attento della campionessa europea al volteggio Francesca Benolli, hanno tirato fuori un’eccellente prestazione, qualificandosi, tra l’altro, per le finali individuali di giovedì. “Peccato per Lia – aggiunge la Sacchi - che delle tre era quella con meno esperienza internazionale. Nonostante si sia ben comportata è rimasta fuori dalla finale a 24 solo per la regola che ne entrano al massimo due per nazione”. Gli occhi del Palazzetto dello sport di Latisana erano, comunque, tutti per Vanessa Ferrari, mattatrice ad Almeria con 5 ori ed un argento. La 14enne di Orzinuovi, questa volta alle prese con le migliori ginnaste Under 17 del panorama europeo, nonostante un paio di uscite di troppo dalla pedana del corpo libero, ha ottenuto un 9.125 seguito da un ottimo 9.550 alla trave - secondo punteggio in questa specialità dopo il 9.575 della russa Karina Myasnikova - e da un 9.300 al volteggio. “Vanessa ha confermato tutto il suo talento, lasciandosi superare dalla rumena solo per una sbavatura alle parallele (8.925), l’unico attrezzo dove si compete veramente sul filo dei centesimi – ci spiega la responsabile della squadra femminile – Anche la Macrì, però, è stata davvero brillante, rendendo al disopra delle aspettative. Probabilmente ha sentito la spinta del suo pubblico”. La triestina si è esibita in una performance al corpo libero di alto livello, ottenendo il secondo miglior punteggio dietro la rumena Sandra Izbasa, splendidamente imitata da Lia Parolai, che in questo esercizio ha ottenuto il personale più alto (9.125 punti). Ha tifare per le nostre, a bordo pedana, c’erano anche Monica Bergamelli e Daria Sarkhosh, a dimostrazione della grande armonia ed amicizia che regna nell’ambiente della nazionale. In quel contesto le due ginnaste della Brixia, con i loro vent’anni, sembravano delle veterane e non hanno lesinato consigli alle compagne in gare. “Soprattutto Monica – precisa Donatella Sacchi - che ha un atteggiamento molto protettivo nei confronti delle più giovani e questo è fondamentale per l’amalgama di una squadra vincente”.
La classifica individuale generale vede al primo posto l’azzurra Vanessa Ferrari, che ha raccolto la preferenza dei giudici nel volteggio e che precede, di soli 0,025 punti, la russa Karina Myasnikova, seguita, a sua volta, dalla rumena Sandra Izbasa. La ginnasta dell’Artistica 81 ha chiuso al sesto posto, qualificandosi, oltre che nel corpo libero, anche per la finale del volteggio. Lia Parolai, invece, venerdì pomeriggio, salirà, in virtù del quarto piazzamento di ieri, soltanto sulla pedana del corpo libero.
“Le ragazze alla fine erano soddisfatte per il podio – ci rivela la Sacchi - anche se con una punta di amarezza. Oggi è previsto un giorno di riposo, ma le azzurrine avranno comunque modo di respirare l’atmosfera del villaggio di una grande manifestazione che è sempre un’esperienza formativa importante per una giovane atleta. A tal proposito credo che un plauso particolare debba andare all’organizzazione dell’appuntamento ginnico di questi EYOF2005. Non sono mancati i complimenti dei rappresentanti del CIO ed in modo particolare del delegato UEG Yvette Brasier: un ottimo risultato per l’immagine internazionale del nostro movimento.
Si riparte domani pomeriggio, dalle 15.00, con la Ferrari e la Macrì di nuovo in pedana nel concorso individuale.

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