Come alla trave in Spagna, quando Monica Bergamelli le cedette il posto e lei ricambiò vincendo e dedicando alla compagna l’inatteso oro, così a Lignano Vanessa Ferrari ripete l’impresa, questa volta al corpo libero e per merito di Lia Parolari. “Dopo aver visto l’esecuzione nella gara di ieri – racconta la ginnasta dell’Estate 83 – ho deciso di lasciare a Vanessa il mio posto nella finale individuale di questa specialità.” E la sua concittadina e coetanea - sono nate entrambe ad Orzinuovi, in provincia di Brescia, nel 1990 - non si è fatta scappare l’occasione per vincere il suo secondo oro ai Giochi della Gioventù Europea, dopo quello nel concorso generale. “E’ stata una scelta difficile” - continua Lia. “Ho parlato con la mia allenatrice (Vincenzina Manenti), c’è stata una riunione con i tecnici e le altre ginnaste e tutti hanno avvallato la mia scelta. Ho preso questa decisione anche perché la Ferrari poteva ambire alla zona medaglie e non bisogna dimenticare che io, Federica e la stessa Vanessa rappresentiamo l’Italia e lo scopo di un team è quello di ampliare il più possibile il medagliere del proprio Paese”. Vi sembra il ragionamento di una 14enne? Uno degli allenatori, Diego Pecar, a nome di tutto lo staff tecnico azzurro, ha commentato questa inconsueta maturità come “l’espressione di un valore di squadra in uno sport individuale come la ginnastica artistica. Un gesto bellissimo”. La Ferrari in pedana, dunque, aveva una responsabilità in più e non ha fallito, conquistando, con un punteggio di 9.625, forse il trofeo più bello: quello dell’amicizia. Al Palasport di Latisana tutti si aspettavano le cinque medaglie dalla ginnasta della Brixia e alla fine, in un modo o nell’altro sono arrivate. Certo non sono tutte d’oro, ma con l’argento al volteggio (9.143), di 32 centesimi alle spalle della rumena Sandra Izbasa (9.175), ed il bronzo nella finale alle parallele asimmetriche (9.237), dietro la russa Myasnikova (9.387) e la ceca Palesava (9.287), Vanessa Ferrari, dopo il bronzo a squadre di martedì, chiude la sua avventura agli EYOF 2005 proprio con cinque medaglie. “Sono molto soddisfatta” – ha commentato la responsabile della nazionale femminile Donatella Sacchi a conclusione di questa rassegna adriatica. “Anche nella trave, dove Vanessa è caduta ed è giunta quarta (8.937), abbiamo tentato un avvitamento raccolto di altissimo valore, a dimostrazione della voglia delle ragazze di migliorarsi continuamente”. Federica Macrì, per esempio – prosegue la Sacchi – è andata molto bene. Le sue due finali sono state di altissimo livello tecnico e così il 5° posto al corpo libero (9.112) ed il 6° al volteggio (8.881) valgono molto più di quello che sembra”.

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