Dopo due giornate di lavoro l’allenatore della nazionale maschile di Ginnastica Artistica, Maurizio Allievi, in accordo con il medico azzurro Matteo Ferretti, ha preso la decisione di non schierare Enrico Pozzo nella squadra che da sabato sarà impegnata nei Campionati del Mondo. L’aviere di Biella, 2°agli Assoluti di Meda neanche due settimane fa, soffriva da qualche giorno di una forte lombalgite, che non è riuscito purtroppo a superare, nonostante le cure, gli allenamenti specifici e le sedute fisioterapiche. E’ senz’altro una tegola pesante per un’Italia già costretta a rinunciare ad Alberto Busnari. Pozzo, per la sua duttilità nei sei attrezzi, è forse il più generalista di un gruppo fortemente specializzato e questa caratteristica sarebbe tornata utile soprattutto nel Concorso I, la qualificazione a squadre nella quale le prime 24 staccano il biglietto per Stoccarda 2007. “Certamente perdiamo qualcosa al cavallo con maniglie e alla sbarra – ha dichiarato Allievi - ma Enzo Bernardoni, che avevamo precauzionalmente portato in Danimarca come settimo, ci garantisce, comunque, una buona tenuta”. Il livornese, con Paolo Ottavi, rappresenta la nuova generazione dell’artistica maschile italiana . Entrambi orbitano da tempo nel giro della Nazionale ed hanno già accumulato discreta esperienza. Bernardoni, per esempio, ha ottenuto quest’anno un bronzo significativo alla sbarra negli Internazionali di Romania. Il ginnasta di Fermo, che sulla carta ha preso il posto di Busnari, è giunto ai piedi del podio del Campionato Italiano. Non diminuiscono, pertanto, le ambizioni di piazzamento, anche se per entrare tra le migliori 8 e disputare la finale di martedì 17 sarà, ora, davvero dura. “Metterei la firma su un 12° posto – si sbilancia Serguei Oudalov, il simpatico tecnico di origini russe da qualche anno nello staff italiano - Poi magari succede un miracolo e può darsi che facciamo meglio di Anaheim, dove finimmo 11esimi. Invece credo che Morandi, se farà un buon volteggio, potrebbe centrare la finale dell’All-around. Lui gli anelli li fa (bene! ndr.) per se stesso, il volteggio lo deve fare per la patria”. Nel pomeriggio, per Cassina e compagni, è prevista la prova podio, all’interno della NRGi Arena. Sul fronte femminile prosegue regolarmente la marcia di avvicinamento all’esordio di lunedì: "Ieri l’altro ho avuto occasione di vedere all’opera le americane – ci ha raccontato Vanessa Ferrari, alla vigilia del suo primo Campionato del Mondo - sono brave ma non mi hanno sorpreso più di tanto, anzi qualcuna di loro mi è sembrata un tantino "gasata". Le giapponesi, invece, prendono tutto con grande allegria e ridono pure quando si "schiantano". Ci siamo allenate anche insieme alle coreane ed ho potuto assistere ad un numero impressionante di grandi difficoltà unite però ad un sacco di "botti". Oggi darò una occhiata alle cinesi per avere più chiaro il quadro della situazione. Per quanto mi riguarda mi sento abbastanza bene anche se devo ancora adattarmi completamente a questi ritmi di lavoro. Fede (Macrì, ndr.) oggi mi è sembrata in ripresa e noi tutte speriamo che si rimetta in tempo per la gara". La interrompe Monica Bergamelli, la capitana azzurra, al suo sesto mondiale: "In questi giorni ci stiamo abbituando ai ritmi di allenamento tipici di questo tipo di manifestazioni. L’attrezzatura è buona, le sale di allenamento sono abbastanza confortevoli, l’ambiente è sereno e noi ragazze riusciamo a lavorare con tranquillità. Ho visto alcune delle mie compagne un po’ spaesate ma è una cosa normale per chi è alla prima esperienza. Giovedì saremo pronte per fare la nostra prova sul podio che sarà la prima vera verifica dei valori in campo. Io mi sento in ripresa dopo un periodo in cui la fatica si è fatta un sentire ma ora sono quasi completamente a posto." Intanto radio Aarhus ha fatto circolare qualche pettegolezzo su alcune protagoniste mancate. Dopo il forfait della rumena Ponor e di Monette Russo (AUS), pare che anche Anastasia, Nastia per le amiche, Liukin che ai mondiali lo scorso anno a Melbourne impressionò per grazia e potenza, vincendo due ori e due argenti, sia infortunata al punto da poter eseguire solo l’esercizio alle parallele. Intanto se l’Olanda piange l’assenza di Suzanne Harmes, che pare sia in dolce attesa, la Germania sta facendo di tutto per inserire in extremis l’uzbeka Oxana Chusovitina, che a giorni dovrebbe prendere il passaporto tedesco.

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