In attesa di vedere all’opera gli azzurri, attesi in pedana a partire dalle 17.00, arrivano le prime indicazioni da un Campionato del Mondo che si preannuncia di altissimo livello. Dopo due gironi di qualificazione (sui 9 totali) si comincia a capire che non sarà facile battere la concorrenza delle squadre dell’est. Cina (370.000), Giappone (367.750) e Russia (365.400) si piazzano, infatti, al comando del Concorso I, seguite da Bielorussia (359.175) e Corea (358.475). Gli Stati Uniti arrancano i sesta posizione con 358.100 - grazie anche ad un’ottima prova di gruppo al corpo libero (61.025) - e sono i primi occidentali della classifica provvisoria. Le speranze stelle e strisce di entrare nella finale a 8 di martedì sono legate ai risultati delle prossime sette suddivisioni, che tra oggi e domani disegneranno le star list della settimana. Impressionante la Cina che non solo è stata la migliore in tre dei sei attrezzi (62.00 al cavallo, 62.925 agli anelli e 64.900 al volteggio) ma ha palesato individualità importanti. Nella classifica generale, infatti, dietro al leader provvisorio, il nipponico Hiroyuki Tomita (93.525), ci sono tre ginnasti cinesi, dei quali, Jing Feng, il “peggiore” del terzetto con 91.725, non si qualifica alla finale dell’All-around solo per la regola che limita a due gli atleti ammessi con il medesimo passaporto. Per essere più espliciti, Wei Yang (16.525) e Ybing Chen (16.375) si sono permessi di fare agli anelli meglio del campione in carica Yuri Van Gelder, attualmente 4° con 16.275, preceduto anche dal suo rivale storico, il russo Safoshkin (16.475). Considerando il 16.250 del bielorusso Ivankov e che mancano ancora Jordan Jovtchev e l’oro di Atene 2004 Dimosthenis Tampakos, si fa dura per gli snellisti italiani conquistare un posto nella finale di specialità di venerdì. Identica la musica, con piccole variazioni di tema, nel volteggio, dove la coppia Yang e Chen si spartiscono le prime due posizioni, con l’inserimento in testa del bielorusso Kaspiarovich, parimerito a 16.550. La sbarra ed il corpo libero finora sono sembrati gli unici punti deboli dei cinesi, mentre i ginnasti del sol levante hanno steccato al volteggio. Tomita è stato il più bravo alla sbarra (15.625), il coreano Yang alle parallele (16.125), mentre un altro cinese, il primatista di Melbourne Qui Xiao, ha chiuso con 16.175 un esercizio al cavallo eccezionale. Nel corpo libero avremmo voluto raccontarvi dell’ottima prestazione dell’americano Horton (15.425), ma l’ennesimo atleta della Repubblica Popolare, questa volta Kai Zou, con un 15.750 si prende tutti gli applausi della NRGi Arena e dimostra, se ce n’era bisogno, che lo squadrone cinese, a due anni da Pechino, è già in forma olimpica.