Igor Cassina ha rimediato una bella botta nella caduta alla sbarra ai Campionati del Mondo. Rovinando di schiena sul materassino il ginnasta di Meda ha riportato una sospetta infrazione del costato. Ora si dovrà decidere se effettuare una radiografia direttamente ad Aarhus, oppure al suo rientro in Italia. Dovrebbe essere comunque esclusa l’ipotesi di una frattura. L’olimpionico osserverà di certo un periodo di riposo per recuperare in vista della finale di World Cup a San Paolo del 15 dicembre. E’ in forte dubbio, invece, la sua partecipazione al Grand Prix – Neutromed Cup di Milano, in programma il 4 novembre. “Igor ha provato a fare l’esercizio al cavallo con maniglie per sostenere la squadra – ci racconta Maurizio Allievi - ma le spinte necessarie in quell’attrezzo gli hanno certamente acutizzato il dolore, impedendogli di completare la routine. Dobbiamo, in ogni caso, applaudire il suo coraggio, soprattutto per aver concluso la performance alla sbarra”. Il 13.500 di Cassina, infatti, è stato più alto del 13.350 di Angioletti ed ha portato, con la logica dell’esclusione del parziale peggiore, 15 centesimi di punti in più all’Italia. “Il suo stato d’animo ora è molto basso – aggiunge l’allenatore – Igor è un ragazzo d’oro, che dà sempre il massimo. E’ il punto di riferimento di tutto il gruppo. Non c’è dubbio che la sua caduta abbia impressionato anche i compagni”. Anche la Federazione Ginnastica d’Italia, per voce del presidente Riccardo Agabio, si stringe intorno al suo campione: “L’esercizio di Cassina è estremamente difficile – dichiara il prof. Agabio, che raggiungerà la delegazione azzurra per le finali della prossima settimana – Già la sbarra è un attrezzo con un coefficiente di errore molto alto, poi i 4 salti kovacks che esegue lui - soprattutto il secondo, un doppio teso con avvitamento - alzano ancora di più la posta in gioco. L’importante per noi è che Cassina continui a rappresentare un modello positivo per il movimento ginnastico. Sbagliare è umano e fa parte del gioco, ciò che conta è l’impegno che si mette in allenamento. Da quello che mi risulta Igor ha preparato questo Mondiale nel modo migliore, trascorrendo tantissime ore in palestra. Per lui non esistono altre distrazioni. Vive di questo e continuerà a provare finchè non riuscirà di nuovo a salire sul gradino più alto del podio. La FGI gli sarà sempre accanto perché è un patrimonio dello sport italiano. Nel nostro mondo chi semina raccoglie sempre. Voglio fare i complimenti anche al resto della squadra. L’obiettivo della qualificazione a Stoccarda, con una formazione così rimaneggiata, era e rimane prioritario. Le assenze di Busnari e Pozzo si sono fatte sentire, anche se Ottavi e Bernardoni sono andati sopra le aspettative,, dimostrando che alle spalle dei big c’è un ottimo vivaio. Purtroppo gli esercizi dei due giovani partivano da un punteggio più basso”. Intanto Allievi ritorna sulla prova degli azzurri e ammette che ci sarà da lavorare: “Il nuovo codice dei punteggi – dice - valorizza alcuni movimenti meno rischiosi di quelli che esegue Igor, pertanto, credo che modificheremo la sequenza senza alterare le difficoltà di partenza. Così è un terno all’otto! A Trieste, nell’amichevole con la Russia e a Meda, negli Assoluti, aveva fatto esplodere il palazzetto, con due prove strabilianti. Qui è andata male. In verità dobbiamo prendere questo Mondiale come un banco di prova dove perfezionare le nostre performance. Morandi per esempio. Agli anelli è andato meglio, rispetto ai campionati Italiani, tuttavia cercheremo di cambiare il doppio in avanti dell’uscita che attualmente riesce a stoppare con grande difficoltà”. L’8° posto parziale, anche dopo il quinto ed ultimo girone della giornata, appena concluso, rimane un ottimo punto di partenza. “Se riusciremo a chiudere – conclude Allievi – tra il 15° e il 18° posto abbiamo buone possibilità, ritoccando gli esercizi e con il rientro di alcuni titolari, di rientrare nell’edizione tedesca del prossimo anno, fra le prime 12 che andranno a Pechino”.