Seconda giornata di prove al Rai Congress Centre di Amsterdam, uno degli impianti fieristici più grandi d’Europa, con i suoi 87.000 metri quadri di superficie complessiva. Il programma odierno prevede la prova podio maschile. L’Italia ha iscritto due ginnasti al Concorso Generale, Enrico Pozzo e Matteo Morandi, i campioni italiani degli ultimi due anni, mentre gli altri quattro occuperanno le caselle di singoli attrezzi per puntare alle rispettive finali. Si parte con Pozzo al volteggio della prima suddivisione, alle 10.00. L’aviere di Biella, che, come Morandi nel pomeriggio di venerdì, gareggerà in tutte le specialità per cercare di entrare tra i primi 24 di questo All-around continentale, verrà affiancato lungo il suo solitario percorso, una prima volta, da Alberto Busnari alla sbarra della terza rotazione ed una seconda da Angioletti agli anelli della sesta. “Enrico non si è potuto preparare come avrebbe voluto – ci svela il Responsabile delle Squadre Nazionali maschili Maurizio Allievi - per via di una fastidiosa tendinite del flessore dell’alluce del piede destro, comparsa per la prima volta in allenamento e poi riacutizzatasi a pochi giorni dal test pre-europeo con la Svizzera. Ad ogni modo un’accurata terapia antinfiammatoria dello staff medico azzurro ed un bendaggio funzionale lo hanno rimesso in piedi a tempo di record. Forse potrebbe sentire ancora un po’ di fastidio solo se dovesse arrivare sbilanciato in avanti nell’uscita alla sbarra. Proprio in questo attrezzo, però, così come nel corpo libero, Pozzo ripone le sue ambizioni personali, soprattutto dopo l’incoraggiante risultato di Cottbuss, in Coppa del Mondo. Abbiamo voluto provare sia lui che Morandi in tutti gli attrezzi per verificare alcuni meccanismi di squadra, che ci torneranno utili più avanti”. Il sorteggio ha voluto che il ginnasta della Libertas Vercelli aprisse le qualificazioni maschili proprio nel primo turno del primo raggruppamento, sottoponendolo al giudizio mattiniero di una giuria inevitabilmente poco rodata ed ancora senza unità di paragone. Per fortuna nella rotazione della sbarra i due azzurri saliranno in pedana per ultimi, dopo gli avversari inglesi, i ciprioti e i norvegesi. Agli anelli, invece, Pozzo ed Angioletti sono inseriti, rispettivamente, nel quarto e nel quinto turno. “In verità Matteo poteva gareggiare anche al volteggio – continua Allievi - ma non si è ancora ripreso completamente dall’intervento alla caviglia e così abbiamo preferito non rischiare. Sarebbe bastato un arrivo scarso dopo la sua “rondata flic doppio salto indietro” per mettere in discussione tutto il suo programma di recupero. All’anello, in diverse occasioni, ha dimostrato di valere quanto Coppolino e Morandi, se non qualcosa in più in termini di stabilità, e quindi da lui ci aspettiamo una risposta importante anche in Olanda”. Nella seconda delle tre suddivisioni maschili, quella che prende il via alle 14.00, occhi puntati sulle sei prove dell’aviere Morandi. Matteo inizia alle parallele, insieme a sloveni, olandesi ed ucraini.“Da Matteo pretendiamo non solo che entri tra i 24 ma che si posizioni anche molto in alto, perché è un ginnasta regolare, completo, che riesce a trovare in alcuni attrezzi anche punte di eccellenza – riprende il tecnico azzurro- Agli anelli, per esempio, dove abbiamo aggiunto un avvitamento alla sua uscita, proprio per avere una chance in più di medaglia. Infatti, il doppio teso avvitato indietro è una difficoltà D che permette a Matteo di partire da un punteggio più elevato. Certo, aumentano anche i rischi, ma in una gara individuale possiamo permettercelo. A Stoccarda, dove conterà invece il risultato di squadra per la qualificazione olimpica, verificheremo con Matteo la stabilità della sua esecuzione. Amsterdam è un importante banco di prova, anche per Coppolino, il quale, sia qui che ai Mondiali di settembre, farà sicuramente il doppio teso. Il suo programma, infatti, ha un valore maggiore rispetto a quello di Morandi, in quanto abbiamo preferito aumentare i movimenti all’interno dell’esecuzione piuttosto che la difficoltà dell’uscita. Solo nell’eventualità di una finale di specialità inseriremmo l’avvitamento”. Nella seconda rotazione, alla sbarra, dopo il ginnasta di Vimercate salirà Igor Cassina. L’olimpionico, che nell’edizione dei campionati d’Europa individuali precedente a questa ottenne l’argento dietro al tedesco Hambuechen, salirà per quinto all’attrezzo, nel tentativo di confermare i progressi mostrati a Parigi, in World Cup. “Cassina ha preso una botta al dito medio della mano durante un movimento alla sbarra, procurandosi una piccola frattura che non ne dovrebbe compromettere il rendimento – conclude Allievi. Abbiamo preferito, quindi, evitargli, per precauzione, le sollecitazioni del cavallo con maniglie, anche perché, in questa specialità non avrebbe di certo puntato al podio. La routine alla sbarra finalmente è stabile e competitiva, senza il movimento “Cassina”. Togliere un kovacs non ha abbassato più di tanto la difficoltà di partenza, garantendo ad Igor maggiore sicurezza. Abbiamo, infatti, aggiunto una nuova infilata con un giro che facevano già molti suoi avversari, collegandola con un Voronin. Una combinazione che ha pagato agli Internazionali di Francia e che speriamo di far bene anche qui. Naturalmente continueremo ad allenarci in palestra per inserire di nuovo il salto inventato dal ginnasta azzurro nel momento in cui dovesse davvero valerne la pena”. Nella quarta rotazione toccherà a Busnari affiancare Morandi al cavallo con maniglie, prima che agli anelli, in quella successiva, lo faccia Andrea Coppolino, l’azzurro che a Debrecen nel 2005 salì, in questa specialità, sul gradino più alto del podio e che venerdì si troverà di fronte il padrone di casa Jury Van Gelder. Primo ai Mondiali di Melbourne, terzo a quelli di Aarhus, l’olandese è, ovviamente, il grande favorito, il nemico numero uno nella corsa all’oro degli anelli. Quando Matteo poi, avrà completato al volteggio la sua sesta ed ultima prova ci auguriamo di vedere entrambi i generalisti azzurri tra i migliori 24 del continente.




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