Non ce ne vogliano le donne, ma di rosa, oggi, al Palazzo del Turismo di Jesolo, ce n’era ben poco. Spiccava al contrario l’azzurro dei body di una squadra, pur sempre femminile, ma capace di mostrare i muscoli alle quotate rivali d’Oltreoceano. E poi il verde, il bianco e il rosso di un’Italia che limita il distacco dagli Stati Uniti a poco più di un punto, superando le campionesse del mondo in due apparati su quattro: alla trave e al corpo libero. Altro che mimose, tra le mani di Vanessa e compagne brilla l’argento del Grand Prix organizzato dalla Gymnasium Treviso, in un tripudio di flash e autografi degli oltre tremila spettatori, entusiasti per la prestazione delle loro beniamine. Un risultato, fino a qualche anno fa, impensabile, come conferma il DTN Enrico Casella. “La Spagna e la Polonia quasi non le abbiamo viste, tanta era la differenza dalle prime due. Questo positivo riscontro arriva in un periodo molto delicato per noi. Il gruppo ha reagito con forza alla sfortuna degli ultimi tempi. Abbiamo dovuto rinunciare a Federica Macrì, ma qui abbiamo rivisto una grandissima Carlotta Giovannini, che sembra completamente recuperata dal suo fastidio alla schiena. Questa staffetta ci rende meno amara l’assenza della giuliana. Fede era a Stoccarda con Carlotta ai box, ora starà all’imolese non far rimpiangere la compagna agli Europei di Clermont Ferrand. Abbiamo messo pressione alle americane, soprattutto alla trave, dove mi sono piaciute sia la Parolari che la Bergamelli. E’in questo attrezzo che siamo riusciti a costruire il nostro piccolo capolavoro. Certo, non c’era parità di rotazione con gli Usa, ma il confronto è comunque un buon punto di partenza per tornare a lavorare in palestra”. A proposito della Macrì. Federica, naturalmente, è sugli spalti dell’impianto jesolano a fare il tifo per le sue compagne. “Provo tanta malinconia e tristezza a non essere in padana con loro – ci confessa, senza distogliere lo sguardo dal campo di gara – la rabbia è accresciuta quando siamo andate al corpo libero, la mia specialità preferita. Le ragazze non sono al top, e in questa fase è giusto che non lo siano, ma le ho viste bene, soprattutto determinate. Vany sta crescendo e Carlotta è tornata quella di Amsterdam”. Rimane il dubbio di come sarebbe finita con la triestina in squadra. Intanto, nel Concorso Generale, Shawn Johnson stacca di un punto e 6 decimi Vanessa Ferrari, costretta a non forzare al volteggio e al corpo libero. “Non sono ancora al top – dichiara la statunitense a fine gara – ma non vedo l’ora di tornare a casa e riprendere ad allenarmi duramente. La squadra italiana mi è piaciuta, si vede che sono ben preparate e che hanno lavorato molto per raggiungere questi livelli. Spero di rivederle presto”. La campionessa del mondo del 2006 ha battuto quella del 2007 alle parallele asimmetriche, ossia nell’unico attrezzo dove Vanessa ha continuato ininterrottamente ad allenarsi, nonostante la microfrattura al piede. Per scoprire le carte dovremo attendere, dunque, Pechino. “In Cina ci saranno almeno 7 o 8 ginnaste in grado di vincere l’oro – dichiara la Ferrari, appena scesa dal podio - Non è una sfida tra me e l’americana, sarebbe un errore pensarlo. Il piede va meglio, anche se al volteggio e al corpo libero non sono ancora pronta. Piano piano! L’importante sarà essere in forma al momento giusto. Gli Europei? No, non penso di arrivarci al 100%. I miracoli in un mese non si fanno. Le americane, qui, hanno commesso qualche errore di troppo, mentre noi abbiamo fatto tutto giusto. Dobbiamo migliorare ancora, per sperare di impensierirle”. Non si accontenta mai, la reginetta di Genivolta, sempre protesa alla perfezione. Più sereni e soddisfatti i suoi allenatori. “Vanessa è stata eccezionale – conferma Casella – i nuovo esercizio alla trave lo ha eseguito per la seconda volta, dopo la prova di serie A di Genova, la scorsa settimana. Al volteggio e al corpo libero si è difesa, viste le sue condizioni. Non dimentichiamoci che è tornata a lavorare soltanto a fine dicembre”. E con così poco tempo è ad un tiro di schioppo dalla Johnson. “Ci auguriamo tutti di vederla nelle migliori condizioni quando la posta in gioco sarà ben più alta – chiude il Presidente federale Riccardo Agabio, presente in tribuna con i consiglieri nazionali Berto e Contaldo e il Presidente del Comitato Regionale Veneto Luciano Gaggio – Nel frattempo non posso che essere soddisfatto per il comportamento di Vanessa e del resto della squadra. Il segnale più evidente di quello che queste ginnaste sono riuscite a fare è insito nella presenza stessa degli Stati Uniti a Jesolo. Se la squadra americana ha scelto l’Italia come primo test nell’anno olimpico significa che ci riconoscono oramai come una scuola ginnastica di livello assoluto, adatta ad un confronto paritetico, in attesa di uno scontro leale per il podio di Pechino”.



Classifica Concorso di Squadra Senior
1. Stati Uniti 179.050
2. Italia 177.950
3. Spagna 151.050
4. Polonia 150.100

Classifica Concorso Generale Senior
1. Shawn Johnson 61.700
2. Vanessa Ferrari 60.100
3. Samantha Peszek 59.050
4. Lia Parolari 58.300
5. Carlotta Giovannini 58.250
6. David Chelsea 57.700
7. Lenika De Simone 57.150
8. Francesca Benolli 56.450
9. Olivia Courtney 56.000
10. Monica Bergamelli 55.500
11. Naomi Ruiz 55.400
12. Sara Bradaschia 54.400
13. Joanna Litewka 50.700
14. Gabriela Janik 50.350
15. Marta Pihan 49.650


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