Le azzurrine partono alle parallele nella IV suddivisione. Apre Andrea La Spada che con un tarzan in verticale, messo a punto da poco, porta a casa un 14.325. Elisabetta Preziosa non va oltre un 13.625 che alla fine, risultando il punteggio più basso, verrà scartato dal computo di squadra (la formula juniores prevede un 5-4-3). Bene Serena Licchetta che pesca un buon 14.350. A questo punto, con tre parallele, per così dire, “standard” l’Italia è tranquilla di aver cominciato con il piede giusto. Ci vorrebbe l’exploit, la classica ciliegina. E chi meglio di Paola Galante per regalarsi un bel bonus d’avvio? Purtroppo però la bresciana cade in uscita dopo un’esecuzione perfetta. Il suo 14.500 è pur sempre il parziale più alto delle italiane e le consente di entrare nell’ottetto finale per il rotto della cuffia. Arriva la trave e la Rando sta su ma guadagna soltanto 13.950. Un punteggio che in una situazione di normalità, viste le potenzialità delle altre, sarebbe dovuto uscire dal totale. Non sarà così per l’inattesa serie di errori delle sue compagne. La prima a cadere è La Spada (14.175), poi la Galante (14.325) e la Preziosa (13.700), addirittura due volte, se si conta l’uscita non stoppata. Eppure la trave è il fiore all’occhiello dell’atleta di Tradate. Peccato, la nostra specialista butta alle ortiche una finale che alla vigilia pareva scontata. Il suo personale, quello che doveva darci la spinta, viene scartato. Che sia una giornata storta lo si capisce al corpo libero, quando la Galante mette un piede fuori all’arrivo dell’ultima diagonale e perde 0.10. Nella tempesta un raggio di luce: La Spada con 14.175 centra la finale con l’ottavo parziale, visto che per regolamento due delle quattro russe che la precedono non vengono conteggiate. Tra la Licchetta (14.025) e la Preziosa (13.625) il punteggio buono per il team è quello di Serena. Al volteggio tutto liscio ma non riusciamo in ogni modo ad avvicinare il podio. La piccola Italia si piazza così al 5° posto dietro, nell’ordine, Russia, prima, Francia, Olanda e Romania, scendendo di un gradino rispetto al 4° di Volos 2006. La consolazione arriva dalle specialità. La Galante in finale con una nota di partenza da 7.40 (se non sbaglia nulla) può addrizzare il suo primo Europeo, che, comunque, la vede 5^ con 56.625 nel Concorso generale. Per Andrea La Spada l’ulteriore vetrina del corpo libero di domenica. Il rammarico nasce dalla quantità abnorme di punti lasciati per strada. Campionessa continentale la russa Nabieva, che con 60.850 ha staccato la connazionale Mustafina, argento con 60.300, e l’idolo di casa, la francese Dufournet, bronzo con 60.225.